L’immagine mostrata in aula durante il processo sulla morte di Maradona ha sconvolto l’Argentina. Le accuse alla squadra medica
Il processo che indaga sulla morte di Diego Armando Maradona è iniziato con un momento che ha gelato l’aula. Durante la prima udienza, il procuratore Patricio Ferrari ha mostrato una fotografia scioccante del corpo senza vita del Pibe de Oro.
Uno scatto crudo, che ritrae Maradona privo di sensi, disteso su un lettino, con evidenti segni di sofferenza fisica. “È così che è morto”, ha detto Ferrari rivolgendosi al tribunale di San Isidro, lasciando di sasso i presenti.
Secondo l’accusa, Maradona è stato trasferito nella casa di San Andrés dopo l’intervento al cervello, ma non avrebbe mai ricevuto cure adeguate. Era incapace di decidere per sé e totalmente dipendente dagli altri.
Le sue condizioni avrebbero richiesto assistenza continua, ma la gestione sanitaria è stata definita “improvvisata” e “sconsiderata”. Ferrari parla di un contesto senza regole né controllo, una situazione che ha finito per aggravare le condizioni di Diego.
Otto persone sono finite sotto accusa. In testa Leopoldo Luque, neurochirurgo e medico di fiducia di Maradona. Con lui, la psichiatra Agustina Cosachov, lo psicologo Carlos Díaz, e altri membri del personale medico e infermieristico.
E poi c’è questa fotografia, un’immagine che solo a guardarla fa venire i brividi. Non ve la mostriamo se non censurata per non offendere la sensibilità di nessuno. Ma le immagini sono agghiaccianti: Maradona è steso su un lettino con un tubo in bocca e la pancia innaturalmente gonfia, nel tentativo estremo di salvargli la vita. Questa foto ha fatto il giro dei social indignando tutti i tifosi che chiedono giustizia per D10S.
Il quadro che emerge è desolante: cartelle cliniche conservate su un camino, prescrizioni scritte su foglietti attaccati al frigorifero, farmaci somministrati senza un vero protocollo. Per l’accusa, è stato un comportamento superficiale che ha moltiplicato i rischi, fino all’esito fatale.
Un messaggio inviato a Luque la sera prima della morte di Diego racconta un dettaglio inquietante: “Ha gli occhi come una tetta, e questo al buio. Non voglio immaginare con la luce accesa”. Parole che descrivono un uomo già allo stremo, senza che nessuno intervenisse davvero.
Fernando Burlando, avvocato delle figlie Dalma e Giannina Maradona, non ha dubbi: “Lo hanno lasciato solo, lo hanno ingannato. Non c’erano le condizioni minime per assisterlo. Questa non è negligenza, è omicidio“. Il procedimento potrebbe durare mesi e si prevede che oltre cento testimoni raccontino la loro versione. Intanto, l’Argentina si interroga su come sia stato possibile abbandonare così un uomo che, per molti, era un dio in terra.
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