La battaglia alla pirateria è quella che va avanti in Serie A, con De Siervo che in più occasioni ha reso pubbliche le sue parole anti-pezzotto.
“La pirateria uccide il calcio” ripete a gran voce la Serie A, attraverso gli slogan che leggiamo anche in sovraimpressione in tutti i match del Napoli e della Serie A, nel corso delle partite stesse, del campionato italiano.
Chi vuole guardare gratis le partite può farlo, solo attraverso quanto riesce a fare nelle sue iniziative Dazn, attraverso occasioni come quella che fu di recente in Milan-Napoli o per le sfide in Coppa Italia, gestite dal palinsesto Mediaset. Altrimenti, come per i coinvolti in quelli che sono gli arresti a seguito del blitz anti-pezzotto, le conseguenze sono durissime e gravissime, con annesse multe salate, anche per chi lo “usa soltanto”.
La legge ha inserito da un po’ di tempo le gravi sanzioni, a chi disobbedisce la norma riguardante l’uso proprio del “pezzotto”, che alimenta quella che è la criminalità organizzata.
Spiegato dall’agenzia ANSA che svela quanto successo a circa 22 milioni di utenti che in Italia e in altri sette Paesi, sono stati “oscurati” nella visione del calcio in Tv. Un traffico di cocaina, spiega il Procuratore Francesco Curcio, vede percentuali di guadagno simili a quelle che ci sono per la pirateria dello sport in Tv.
Il Blitz ha visto in azione la bellezza di 270 operatori della Polizia che hanno perquisito 15 regioni italiane, attraverso la collaborazione di forze dell’ordine straniere, che hanno lavorato in Regno Unito, Olanda, Svizzera, Romania, Svezia e Croazia. Sono scattati, in Italia, la bellezza di undici arresti.
Secondo quanto svelato dalla stessa fonte, l’utilizzo di canali illegali – il cosiddetto “pezzotto” -, ha portato all’arresto di undici persone indagate. Alla base dell’operazione ci sarebbe la Procura Distrettuale di Catania, con il coordinamento del Servizio Centrale di Roma e l’indagine stessa ha portato a scoprire quelle che erano le strutture che permettevano la distribuzione dei canali, in maniera illegale, in diversi paesi. Nel corso della perquisizione, sono state sequestrate criptovalute dal valore di oltre un milione e mezzo e denaro contante, di circa 40mila euro.
Gli utenti che usufruiscono del mercato nero del “pezzotto”, rischiano tanto quanto chi gestisce in maniera illegale, lo strumento. Le multe sono salatissime, se ne parla di continuo con l’AD della Lega Serie A, Luigi De Siervo, che continua a parlare della battaglia alla pirateria. “Stanno miseramente fallendo”, ha commentato lo stesso De Siervo e adesso anche i “semplici utenti” rischiano il carcere e le multe di oltre cinquemila euro.
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