Antonio Conte è oramai da anni garanzia di successo, salvo qualche eccezione, motivo per il quale è meglio lasciarlo lavorare.
A differenza degli anni passati, infatti, Aurelio De Laurentiis dalle parti di Castelvolturno non si sta proprio avvicinando, quasi a voler lasciare tutto lo spazio necessario al suo “manager”, che nonostante lo scivolone di Verona non sta assolutamente deludendo le aspettative. Questo Napoli gioca bene, si diverte e fa divertire, con il salentino che sta scoprendo una parte di sé che in passato a questo punto potremmo dire non essere mai stata esplorata.
L’allenatore partenopeo sperimenta infatti di settimana in settimana, cambiando moduli ed interpreti, ed è pronto a farlo ancora una volta, anche contro il Monza.
Qualora il Torino non dovesse vincere contro la Lazio nel lunch della sesta giornata di campionato, il Napoli avrebbe la possibilità di andare in solitaria al primo posto in classifica della Serie A, a “soli” 42 giorni dalla disfatta di Verona, che vide la formazione partenopea iniziare il campionato con il piede decisamente sbagliato.
Da allora tante cose sono cambiate, a partire dalle intenzioni dello stesso Antonio Conte, che è quasi come se non avesse più un modulo ed un undici titolare predefinito. Passano i giorni, le settimane e le partite e l’allenatore salentino presenta la sua squadra sempre in maniera diversa, quasi come se fosse una tecnica di depistaggio nella preparazione della partita degli avversari. Se così è allora l’azzurro ci ha visto lungo, perché da quando lo sta facendo non ha praticamente perso una partita, e l’impressione è che abbia intenzione di continuare su questa strada.
E prima il 3-4-2-1, poi l’idea del classico 3-5-2, marchio di fabbrica “contiano”, poi il 4-2-3-1 ed adesso un’altra idea piuttosto stuzzicante. Stando infatti a quanto riportato da Il Corriere dello Sport, la goleada contro il Palermo ha confermato che il 4-3-3 pensato da Conte funziona ed anche piuttosto bene, quindi, perché non riproporlo ancora?
La continua voglia di trovare nuove soluzioni di Antonio Conte è parecchio giustificata. Di solito una squadra non dovrebbe girare attorno ad un unico giocatore, ma in questo il salentino avrebbe trovato tutte quelle caratteristiche che va richiedendo, motivo per il quale va fatto giocare.
Durante la settimana l’allenatore azzurro studia e cerca di capire come inserirlo nel contesto partenopeo, anche perché in così poche settimane si è dimostrato essere subito decisivo. No, non stiamo parlando del figlio prodigo Lukaku, bensì di Scott McTominay, vero jolly di questo Napoli. Mezz’ala, trequarti ed all’occorrenza anche seconda punta. Lo scozzese fa tutto, e in settimana ha trovato anche il primo di tanti gol che segnerà con la maglia azzurra. Lasciarlo in panchina non avrebbe senso, motivo per il quale se c’è un modo per farlo giocare Conte lo sfrutterà, ed oggi questo si chiama 4-3-3.
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