Aurelio De Laurentiis ribalta il Napoli, a partire dall’attacco: rivoluzione totale a partire dal prossimo giugno
Una stagione, probabilmente, da cancellare in toto. Dopo il flop in campionato che sembra aver compromesso da subito il cammino del Napoli, adesso gli azzurri si ritrovano anche fuori dalla Champions League.
Ed in tal senso è inevitabile pensare che De Laurentiis stia pianificando tanti cambiamenti alla squadra in vista della prossima annata calcistica. Una rivoluzione necessaria ed inevitabile per rilanciare il progetto Napoli. Non è un mistero che il grande fulcro della rivoluzione disegnata da Aurelio De Laurentiis per la prossima stagione sia Victor Osimhen.
Dalla cessione della punta nigeriana, per il quale il patron del Napoli non intende fare sconti, sarà il viatico per ricostruire una rosa all’altezza della situazione. Il bomber africano frutterà i 130 milioni di euro della clausola rescissoria, con soprattutto PSG e Chelsea pronte a darsi battaglia per acquistare il centravanti.
Ma Osimhen, che ha già da tempo fatto intendere come la sua avventura sotto l’ombra del Vesuvio sia effettivamente agli sgoccioli, sarà solo il primo passo verso uno stravolgimento radicale.
Una vera e propria rivoluzione che vedrebbe davvero tante pedine cambiare aria in attacco, lasciando spazio a diverse nuove entrate per la prossima stagione.
Il Napoli, al di là di come finirà la mission impossible per rientrare tra le prime quattro e qualificarsi alla Champions League 2024/25, potrebbe farne fuori altri due.
Un altro addio che circola da mesi nell’aria è quello del criticatissimo Jesper Lindstrom, probabilmente insieme a Natan il grande flop dell’annata partenopea. L’ala danese dopo aver lasciato l’Eintracht Francoforte per 30 milioni di euro, potrebbe molto presto fare ritorno in Bundesliga.
Su di lui c’è il Lipsia, pronto ad accontentare le richieste del Napoli. Infine, uno tra Giacomo Raspadori e Giovanni Simeone: è questo l’ultimo sacrificio che ha in mente il presidente azzurro per la prossima estate.
Triplo addio: Napoli, attacco stravolto
Se l’ex Sassuolo è comunque riuscito a ritagliarsi uno spazio, anche se meno di quanto ci si sarebbe aspettato, ecco che la situazione leata al figlio del tecnico dell’Atletico Madrid è abbastanza diversa. Risultato decisivo nella stagione dello Scudetto, Simeone – anche complici i continui cambi alla guida della squadra – ha finito per giocare davvero poco.
29 presenze tra campionato e coppe ma solo 923′ in campo, il più delle volte a gara in corso, con appena 3 gol ed 1 assist vincente all’attivo. Su di lui c’è il forte interesse della Lazio che ha recentemente salutato il dimissionario Sarri: Simeone potrebbe quindi finire nella Capitale e sfidare il Napoli da avversario, nella prossima annata.