Clamoroso nel mondo del calcio, la polizia fa irruzione nel campo e arresta il portiere: il motivo è incredibile
In un mondo del calcio che continua a non farsi mancare nulla, dagli illeciti sportivi ai falsi in bilancio, passando per gli scontri tra tifoserie e altri problemi gravi di questo tipo, quanto accaduto negli ultimi giorni ha del surreale. Qualcosa del genere fino ad ora non si era mai visto. Durante una partita la polizia ha fatto irruzione in campo, ma non per cercare di sedare gli animi di qualche tifoso esagitato, bensì per mettere in manette uno dei calciatori.
Definirla una scena degna di una pellicola cinematografica, o al più di una serie televisiva, è forse dire poco. Raramente su un campo di calcio si era assistito a qualcosa di simile. Nel bel mezzo di una partita le forze dell’ordine hanno infatti interrotto il gioco, senza badare troppo ai convenevoli, e hanno arrestato il portiere di una delle due squadre impegnate.
L’episodio è avvenuto in particolare in Brasile. Non in una partita di campionato professionistica. Quello forse sarebbe stato troppo. Il match in questione era una partita amatoriale nella città di Mutum, tra la formazione locale e il Durandé. Una partita non di primissimo livello, ma comunque ufficiale, visto che si trattava di un confronto valido per la Copa do Café, torneo molto sentito da quelle parti.
Ma cosa ha spinto le forze dell’ordine ad avere tanta premura nell’arrestare il colpevole da non poter attendere il triplice fischio? A quanto pare la gravità del reato contestato al giovane portiere in campo.
Per spingere la Polizia Militare a fare invasione di campo, è chiaro che il problema dovesse essere serio. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, e testimoniato dalle immagini che hanno fatto il giro del mondo, diventando virali sui social, l’estremo difensore sarebbe stato accusato di essere un narcotrafficante.
Brasile, portiere arrestato in campo: il motivo è clamoroso
Quello che a molti appassionati sembrava solo un giovane con la passione per il calcio, sarebbe in realtà, stando all’accusa, un pericolosissimo trafficante di droga affiliato a uno dei clan più pericolosi della zona di Vitoria.
Più che di terra e fango, i suoi guanti sarebbero quindi sporchi di sangue. Poche settimane prima dell’arresto il ragazzo avrebbe infatti partecipato a un tentativo di omicidio nei confronti dell’esponente di un clan rivale
Stando a quanto rivelato dalla polizia di Minas Geiras, l’accusato era già noto alle forze dell’ordine per diversi reati, tra cui traffico di droga, minacce e aggressioni. Dopo l’arresto è quindi stato condotto in carcere dove resterà in attesa del verdetto definitivo.