Il capitano del Napoli si lascia andare a un paragone con Jannik Sinner, fenomeno del tennis italiano: le parole di Di Lorenzo sono toccanti
Jannik Sinner conquista fan e tifosi in ogni angolo del pianeta. A suon di vittorie, ma anche di parole che denotano una maturità fuori dal comune per un ragazzo della sua età, il campione altoatesino è entrato nel cuore di tutti noi, e anche in quello di un idolo dei tifosi azzurri. Lo dimostrano le dichiarazioni al miele di Giovanni Di Lorenzo. Il capitano del Napoli, senza nascondersi, ha infatti confessato di rivedersi in Jannik, lasciandosi andare a parole toccanti che hanno commosso tutti i tifosi.
La straordinarietà di Sinner, fino a questo momento, non sta solo nell’essere riuscito a conquistare risultati che pochi altri italiani (o meglio nessuno) avevano mai conquistato alla sua età, ma anche nel fatto di non essersi montato la testa. Campione in tutto e per tutto, Jannik resta ancora il ragazzo della porta accanto, una persona semplice, con idee chiarissime e valori fondamentali che rendono la sua vita ben più preziosa di un titolo in più o in meno messo in bacheca.
In tal senso, Sinner è in effetti paragonabile al capitano azzurro, che ha fatto della semplicità e dell’umiltà il suo punto di forza, anche se il percorso di carriera tra i due non è avvicinabile, vista quanta gavetta abbia dovuto fare Di Lorenzo per arrivare ai massimi livelli nel proprio sport, laddove Jannik è invece riuscito a bruciare rapidamente le tappe, aiutato da una federazione che ha intravisto immediatamente in lui qualcosa di speciale.
Se dal punto di vista della carriera e dei successi ottenuti non sono del tutto accostabili, Giovanni Di Lorenzo e Jannik Sinner, per quanto riguarda i valori fondamentali della loro vita, sembrano invece più simili di quanto non possa apparire a uno sguardo distratto.
Lo ha ammesso lo stesso capitano del Napoli. Parlando ai microfoni dei canali ufficiali del club, il terzino della Nazionale ha tessuto gli elogi del giovanissimo fuoriclasse del tennis, confessando di essersi rivisto in lui. E non tanto per i trionfi ottenuti sul campo, quanto per l’educazione che gli è stata regalata dai genitori.
“In Sinner mi rivedo molto, anche io come lui ho avuto genitori che non mi hanno fatto pressioni, mi hanno lasciato libero di prendere le decisioni più importanti in totale autonomia”, ha raccontato Di Lorenzo, aggiungendo come spesso la rovina di un ragazzo possano essere proprio le pressioni dei genitori.
Fortunatamente sia nel suo caso che in quello di Jannik, invece, le cose sono andate diversamente, e grazie anche alla maturità dimostrata da entrambi sia il tennista che il calciatore sono riusciti a raggiungere traguardi che forse da ragazzi non riuscivano nemmeno a sognare, diventando in questo modo meravigliosi esempi per migliaia di adolescenti in Italia e nel mondo. E questa probabilmente è la più grande soddisfazione che ogni genitore possa mai avere.
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