Una vecchia conoscenza del calcio italiano si sta spendendo personalmente con Mourinho per rendere possibile un’ipotesi suggestiva
È passato ormai un mese e mezzo dalla decisione shock della famiglia Friedkin, che in seguito alla sconfitta patita dalla Roma in quel di San Siro contro il Milan, ha sollevato José Mourinho dall’incarico di allenatore della Roma. Sono passati circa 45 giorni, dicevamo, ma sembra una vita.
Un po’ perché la squadra giallorossa, con l’arrivo di Daniele De Rossi, gioca ora un calcio completamente diverso. Un po’ perché l’assenza del personaggio Mou, tornato negli ultimi tempi più loquace e polemico che mai, si fa sentire. Nel bene e nel male. Come sempre dal suo ritorno in Italia.
L’esonero è ancora fresco, e ancora fa discutere non solo la piazza giallorossa, ma tutto il calcio italiano. Il fatto che l’anno prossimo un personaggio dello spessore del portoghese sia libero ha già scatenato alcune iperboli di mercato. C’è chi lo ha accostato addirittura al Napoli, per esempio, sebbene la pista appaia ancora deboluccia.
L’approdo, che pareva certo, in Saudi Pro League, si sarebbe verificato quasi certamente se lo Special One avesse completato il suo percorso nella capitale. Avendo però interrotto prima il rapporto, difficile che il tecnico anticipi l’approdo nella lega più ricca del mondo. La voglia di competere ad alti livelli è ancora un forte stimolo per il lusitano, che potrebbe trovare soddisfazione assumendo un incarico inedito ma prestigioso: quello di Ct di una delle nazionali più ambite al mondo.
Perso definitivamente il treno chiamato Carlo Ancelotti – il tecnico di Reggiolo ha firmato il prolungamento col Real lasciando di sasso i dirigenti della federazione – il Brasile è rimasto col cerino in mano. A chi affidare la panchina di una squadra che, per inciso, si sta rendendo protagonista di un disastroso cammino nelle qualificazioni al Mondiale 2026?
Inevitabilmente il nome di José Mourinho è tornato tra i papabili. Ne è convinto, anzi starebbe lavorando in prima persona per far celebrare il matrimonio, anche un ex portitere brasiliano, visto in Italia da calciatore dal 2006 al 2013.
“Gli allenatori brasiliani sono bravi ma tanto diversi da quelli europei. Io avevo chiesto di persona a Mourinho se avesse voluto, ma mi ha detto no, almeno in quel momento. Oggi non lo so. Con la nazionale però abbiamo perso quasi un anno a chiacchierare su Ancelotti, a cui secondo me non hanno fatto neanche una telefonata, perché poi ha rinnovato col Real Madrid”, ha dichiarato Julio Sergio ai microfoni di TvPlay.
Il dado è tratto. Riuscirà la federazione verdeoro a convincere il portoghese ad accettare il prestigioso incarico? Solo nei prossimi mesi ne sapremo di più.
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