Dopo la prima vittoria della sua gestione, si vede la mano del nuovo allenatore del Napoli Francesco Calzona: c’è un episodio molto significativo
Il Napoli è tornato a vincere dopo tre pareggi consecutivi (di cui uno in Champions) e per Francesco Calzona la prima vittoria alla guida degli azzurri, alla sua terza gara.
Un successo roboante e strepitoso sul campo del Sassuolo, un 1-6 in rimonta che ha ricordato le prestazioni dello scorso campionato, quando il Napoli conquistò lo scudetto dominando in lungo e in largo. Una vittoria che sembra una boccata di ossigeno, arrivata in un momento a dir poco delicato. La scossa tanto invocata è finalmente giunta, complice anche le difficoltà del Sassuolo, che ha fatto esordire il nuovo allenatore Bigica dopo l’esonero di Dionisi. Di certo un debutto da dimenticare.
Il Napoli ha impressionato non solo per il risultato, ma per la prestazione dominante: dopo molto tempo si sono visti di nuovo Osimhen e Kvaratskhelia, i due eroi dello scudetto, giocare in modo strepitoso. Incontenibile Osimhen, che segna per la terza partita consecutiva dal suo rientro dalla Coppa d’Africa.
Dopo le reti al Barcellona e al Cagliari è arrivata la tripletta in casa del Sassuolo, proprio come nello scorso campionato, ma nella partita del ‘Maradona’. Incontenibile anche il georgiano Kvaratskhelia, anche lui in difficoltà in questa stagione complicata. Al ‘Mapei’ ha dovuto pazientare un po’ per ritrovare il gol, ma l’assist per la seconda rete di Osimhen ha messo la strada in discesa.
Doppietta per lui, con due strepitose conclusioni: tiro a giro di destro e botta al volo di sinistro dopo una palla rimpallata dalla difesa del Sassuolo. Non a caso il Napoli ha ricordato molto quello eccezionale dello scorso anno. Non può essere un caso che il lavoro del nuovo allenatore, Francesco Calzona, abbia in qualche modo inciso.
Il ct della Slovacchia, che sta ricoprendo il doppio incarico, è un “allievo” di Sarri, ma ha lavorato anche con Spalletti. Molti principi di gioco di quel tipo di calcio si sono rivisti. “Questa squadra ha la predisposizione a fare un calcio propositivo”, ha spiegato l’allenatore. E infatti si è rivisto il vecchio spirito, che tra Garcia e Mazzarri si era perso.
Ma non è solo un questione tattica: il tecnico calabrese è intervenuto soprattutto sulla testa dei giocatori: ad esempio, quando la goleada non era partita sia Kvara che Osimhen avevano iniziato a dare segnali di insofferenza.
Calzona ha capito dove intervenire: le urla a Osimhen e Kvaratskhelia
Lamentele per passaggi sbagliati o palloni non arrivati come volevano loro. “Smettetela oh”, ha urlato Calzona da bordo campo. E i suoi calciatori lo hanno ascoltato.
Un piglio fermo e deciso che ha portato risultati, visto che quando i fenomeni del Napoli si divertono arrivano i gol e le vittorie. Un segno di come Calzona abbia capito che il lavoro più importante va fatto sulla testa dei suoi ragazzi.