Duro attacco all’ex Commissario tecnico della Nazionale italiana. Questo calciatore è andato via solo per colpa sua
Da quando ha lasciato la nazionale italiana, Roberto Mancini sta vivendo un periodo decisamente complicato dal punto di vista degli attacchi ricevuti. Tanti non hanno preso bene la sua decisione di seguire i soldi arabi. Tuttavia, l’ultimo attacco non c’entra niente con questa storia, ma riguarda il passato e arriva da un calciatore che ha lasciato la propria squadra a causa dello jesino.
Stiamo parlando di Amedeo Carboni, noto terzino italiano del passato. La sua carriera è stata ricca di emozioni, con vittorie e delusioni. Ha giocato e perso due finali di Champions League ed è stato capitano del miglior Valencia della storia.
Nato ad Arezzo nel 1965, Carboni è stato appassionato di calcio fin da bambino, tanto da preferirlo anche alla scuola. Ha iniziato nelle giovanili dell’Arezzo, finché non è stato notato da Arrigo Sacchi e segnalato alla Fiorentina. Dopo un’esperienza nelle giovanili della squadra viola, Carboni è tornato all’Arezzo, dove ha giocato un campionato di Serie B da titolare prima di essere venduto al Bari in Serie A.
Ovviamente il momento più importante nello sviluppo della sua carriera è stato il passaggio alla Sampdoria nel 1988. I blucerchiati all’epoca erano una delle squadre più forti al mondo. Carboni ha così giocato con calciatori del calibro di Mancini e Vialli, sotto la guida dell’allenatore Vujadin Boskov.
Carboni ha dato un grande aiuto ai successi della Sampdoria, anche se non c’era quando i blucerchiati hanno vinto lo Scudetto nel 1991: ha vinto Coppa delle Coppe e Supercoppa Europea nel 1990. Quando però ha lasciato Sampdoria per andare alla Roma, dove ha poi anche ereditato la fascia di capitano da Giannini, non l’ha fatto a cuor leggero. Anzi…
Ai microfoni del Corriere ha lanciato accuse importanti a Mancini, spiegando che “con Mancini non avevo un buon rapporto. Fu a causa sua che decisi di cambiare aria“.
Tensioni forti, al punto di lasciare la squadra. Per fortuna poi ha vissuto momenti importanti anche con la squadra capitolina, prima di trasferirsi in Spagna per giocare nel Valencia. Lì ha raggiunto l’apice della carriera, vincendo due campionati sotto la guida di Rafa Benitez. Dopo il ritiro. Carboni ha continuato a essere coinvolto nel mondo dello sport, diventando direttore sportivo del Valencia e contribuendo alla costruzione di importanti strutture sportive sia in Spagna che in altri Paesi.
Oggi, invece, Carboni divide il proprio tempo tra Arezzo, città natale e Valencia, città che l’ha adottato. Il calcio rimane la sua attività principale. Ma non chiedetegli di lavorare con Mancini, la risposta è scontata.
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