Ora emerge un retroscena particolare su Gianluca Vialli, che non può che lasciare commossi chi lo ha amato per la sua carriera e non solo.
Pensare che sia passato più di un anno dalla scomparsa di Gianluca Vialli, che ha lottato per anni contro un tumore al pancreas, sembra essere quasi impossibile. L’ex calciatore ha infatti lasciato un ricordo bellissimo non solo in tutti i suoi affetti più cari, ma anche in chi ha avuto modo di condividere parte della propria carriera con lui.
Certamente le vittorie e le soddisfazioni non sono mancate, ma anche quando era chiamato a scendere in campo lui cercava di metterci sempre il cuore, caratteristica che non è sempre facile trovare oggi in un suo collega, in un calcio in cui sono troppo spesso i soldi a dominare. Ed è per questo che un dettaglio fatto uscire solo ora da un suo amico e un ex compagno di squadra non può che suscitare un moto di commozione.
L’amore per il calcio non si è mai scalfito in Gianluca Vialli, come è apparso evidente in chi ha avuto modo di seguirlo anche solo da lontano. Emblematico, infatti, è il rapporto strettissimo che era riuscito a stringere con i giocatori della Nazionale, di cui era ritenuto un componente fondamentale, forte dell’amicizia che lo legava all’ex ct Roberto Mancini. Impossibile, infatti, dimenticare l’abbraccio che i due si sono scambiati nel momento in cui l’Italia si è laureata campione d’Europa.
Vincere era certamente importante per lui, come per tutti, i professionisti, ma tutto questo non poteva avvenire senza un’attenzione particolare ai legami che era possibile instaurare. Un concetto decisivo, confermato da un altro personaggio che oggi è entrato a far parte della dirigenza azzurra, ma che ha avuto modo di condividere con lui anche parte della sua carriera: Gianluigi Buffon.
L’ex portiere, infatti, è riuscito a far venire alla luce solo ora un dettaglio inedito che riguarda lo scomparso ex attaccante, che conferma le sue grandi doti umane: “Io ho sofferto all’inizio quando sono passato dal Parma alla Juventus – ha detto al podcast BMST -. Questo mi fa venire alla mente un particolare che riguarda Gianluca Vialli. Lui si era trasferito dalla Sampdoria alla Juventus, ma già dopo un paio d’anni sentiva l’esigenza di tornare indietro. Aveva nostalgia”.
La dimostrazione, insomma, di come a volte il mondo del calcio non sia poi così diverso da altri lavori. dove la fase di adattamento che si registra in seguito a un cambiamento non è sempre semplice da gestire.
Il rapporto tra Gianluca Vialli e la Juventus non può che essere considerato comunque positivo, non a caso in bianconero lui ha avuto modo non solo di indossare la fascia di capitano ma anche di conquistare l’ultima Champions League vinta dal club. In un primo momento, però, lui non si sentiva del tutto a suo agio in quell’ambiente, si è deciso a restare solo grazie all’opera da “intermediario” di un’altra persona a cui lui era legatissimo.
“È stato Lippi a convincerlo a restare, ma io capisco Gianluca. Anche per me i primi mesi sono stati difficili, la Juventus alla fine può essere considerata un mondo a parte”, ha concluso.
Le parole di Buffon in fondo non appaiono così sorprendenti, l‘ex attaccante ha dimostrato più volte di essere legato ai colori blucerchiati, al punto tale da spendersi in prima persona per provare a salvare il club quando era in una situazione difficile. Tutto questo non potrà che fare piacere a chi ha i colori blucerchiati nel cuore, oltre a suscitare un po’ di rimpianto.
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