Nessuna parola fuori luogo né gesto inconsulto, eppure è arrivata una squalifica di alcuni mesi che priva la squadra di una figura importante
Nel calcio ne abbiamo viste di cotte e di crude in quanto a squalifiche. Da fallacci killer seguiti persino da delle proteste (gli indimenticabili Pasquale Bruno e Vinnie Jones hanno fatto scuola in questo) a controversie clamorose addirittura contro i tifosi (chi non ricorda il colpo da kung fu di Eric Cantona in un Crystal Palace-Manchester United del gennaio 1995?).
Ci sono poi squalifiche per doping, per calcioscommesse (gli juventini Pogba e Fagioli e l’ex milanista Tonali rappresentano gli esempi più recenti) e per altro. Offese e bestemmie, improperi, spintoni e chi più ne ha più ne metta. Ogni comportamento inconsulto è seguito dalle immancabili squalifiche.
Ma quanto accaduto nelle serie minori pochi giorni fa ha dell’inedito, ed anche del clamoroso. Ma non manca anche di strappare qualche sorriso. C’è stata infatti una squalifica ai danni di un dirigente per avere rivolto dei complimenti all’arbitro, in maniera però insolita.
Ed il direttore di gara ha scorto nel gesto utilizzato da questo dirigente qualcosa che evidentemente non andava. Al punto da farne menzione nel referto di gara finito poi sulla scrivania del Giudice sportivo di categoria. Che cosa avrà mai combinato questa persona per beccarsi una lunga squalifica?
La sanzione ha validità da adesso fino al prossimo 14 giugno. Cosa che vuol dire campionato finito per l’individuo ritenuto colpevole di un gesto antisportivo, nonostante fosse mascherato di sportività e di fairplay.
L’uomo, un dirigente della Antica Aurelio che ha perso in casa contro il Real Azzurra per 1-3, si è avvicinato all’arbitro ma gli ha stretto la mano con eccessivo vigore. La partita era valevole per il campionato Under 15 regionali del Lazio.
Questi complimenti sono stati interpretati invece come un qualcosa di irrisorio nei confronti del fischietto interessato. Il comportamento del dirigente è stato considerato scorretto e non rispettoso nei confronti dell’arbitro, pertanto è stata presa la decisione di squalificarlo.
Questo tipo di atteggiamento non è tollerato nel mondo dello sport e deve essere condannato. Pertanto il dirigente della Antica Aurelio è stato squalificato fino al 14 giugno come sanzione disciplinare.
Sembra che abbia lasciato trasparire una certa aggressività e mancanza di rispetto nei confronti dell’arbitro, comportamento che non può essere davvero accettato nel mondo dello sport.
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