Pazzesco in Serie A: “Esonerato durante la conferenza”

Clamoroso, non era mai successo in Serie A: allenatore esonerato durante la conferenza stampa di presentazione

La professione di allenatore di calcio è per definizione precaria. Anche contratti pluriennali diventano carta straccia quando i risultati non arrivano.

D’altronde, si sa, è sempre l’allenatore a pagare per tutti: molto più conveniente, economicamente parlando, licenziare il tecnico piuttosto che più elementi della rosa anche se sono i calciatori a scendere in campo segnando quindi il destino, nel bene e nel male, del loro allenatore.

Comunque, la storia del calcio è ricca di allenatori esonerati prima dell’inizio della stagione, subito dopo la firma del contratto o dopo una vittoria ma mai si era registrato che un tecnico, nella fattispecie di un club di Serie A. venisse licenziato durante la conferenza stampa di presentazione.

In realtà, è ciò che avrebbe dovuto fare De Laurentiis secondo Francesco Marolda, storica firma del giornalismo sportivo napoletano, intervenuto a ‘Giochiamo d’anticipo’, trasmissione televisiva in onda sull’emittente locale Televomero: “L’errore principale fatto con Garcia? Non mandarlo via a metà giugno durante la conferenza di Capodimonte. L’allenatore non può dire davanti a tutti di non conoscere e non aver visto giocare la squadra campione d’Italia”.

Marolda: “De Laurentiis avrebbe dovuto mandare via Garcia durante la conferenza stampa di presentazione”

D’altra parte, lo stesso patron azzurro nell’intervista concessa lo scorso dicembre al ‘Corriere dello Sport’ ha confessato che avrebbe dovuto intuire dalla suddetta improvvida ammissione di Garcia che quest’ultimo non era l’allenatore giusto per il Napoli: “Avrei dovuto fare un coup de théatre e dire: ve l’ho presentato, però adesso se ne va. Perché uno che arriva e dice: io non conosco il Napoli, non ho mai visto una partita… Avrei dovuto capire”.

Insomma, De Laurentiis negli ultimi tempi ha perso colpi non solo nella gestione sportiva del Napoli ma anche, a dire di Marolda, nella comunicazione dove fin dal suo ingresso nel mondo del calcio è una spanna sopra i suoi colleghi: “ADL è un personaggio che mi è simpatico e gli riconosco grandi meriti in questi 19 anni di gestione, sia in campo che fuori, ma è uno ‘scomunicatore’. Mi meraviglio che nessuno gli abbia sconsigliato di tenere quella conferenza stampa”. 

Non solo. De Laurentiis con Spalletti, con il quale il rapporto si era ormai sfilacciato, ha peccato di presunzione dal momento che il suo errore più grande “è stato quello di non affidarsi prima a dirigenti competenti in grado di ricucire la situazione. La PEC è stato un messaggio formale ma nei contratti dei calciatori non vale assolutamente nulla. E’ stato un messaggio inviato al popolo”.

Beh, come recita un proverbio latino, ‘anche Omero talvolta sonnecchia‘, con i tifosi azzurri che, pertanto, si augurano che le ultime due sberle prese in faccia da De Laurentiis lo abbiano svegliato.