Ennesimo controverso episodio condiziona negativamente il calcio dilettantistico: le offese all’arbitro costano care alla società
Un altro discusso episodio condiziona negativamente il calcio e a pagare il prezzo maggiore della violenza del pubblico è ancora una volta il direttore di gara.
È accaduto poche ore fa, durante una gara di Promozione del Lazio.
Il Giudice Sportivo è intervenuto subito, poco dopo la conclusione della partita, e ha inflitto una doppia multa alla società: non solo una ammenda di 800 euro, ma anche la squalifica del terreno di gioco per una giornata di campionato.
La società non ha fatto nulla per evitare questa situazione e l’autorità giudiziaria ha pensato bene di punirla due volte.
Questi episodi non dovrebbero accadere durante una partita di calcio, lo sport dovrebbe proporre tutt’altri valori, ma negli ultimi mesi gli appassionati di Serie D hanno fin troppe volte assistito a situazioni di questo tipo: risse, lanci di oggetti e spintoni contro l’arbitro. In alcuni casi si è tentato persino di colpire fisicamente il direttore di gara, un qualcosa che non dovrebbe essere neppure pensato.
Serie D, guardalinee insultato: multa e squalifica del campo
Durante la partita di Promozione tra Falaschelavinio e Ceccano è successo praticamente di tutto. In campo la partita è terminata a favore dei padroni di casa, bravi a sfruttare le loro occasioni e non permettere al Ceccano di tornare in partita. Ma l’episodio clou dell’incontro è avvenuto al margine del match: i sostenitori della Falaschelavinio hanno ripetutamente offeso il guardalinee tramite insulti di chiara matrice sessista che hanno lasciato interdetti tutti quanti.
Non solo, durante il match, come si legge nella sentenza del Giudice Sportivo, alcuni tesserati seduti in panchina lanciavano acqua dalle borracce sempre contro l’assistente. I motivi di un tale gesto non sono ancora noti, ma sta di fatto che hanno portato a una multa di 800 euro ai danni del Falaschelavinio
Andando più nel dettaglio, nel comunicato Lnd Lazio 255 si legge quanto segue: “La multa è stata comminata perché propri sostenitori, nel corso della gara, rivolgevano ripetutamente espressioni offensive, di discriminazione di stampo sessista e minacciose ad un assistente arbitrale. Inoltre, al termine della gara, tesserati della società, non identificati, lanciavano acqua dalle borracce che raggiungeva l’assistente”.
Insomma, un comportamento inaccettabile e che si spera non si ripeterà mai più nei campi da calcio di provincia.