La partita che si disputerà in Spagna fra Barcellona e Napoli è stata definita dal Viminale una sfida ad alto rischio. Ecco perché.
Il prossimo 21 febbraio nel segno e nello stadio di Diego Armando Maradona si affronteranno i campioni d’Italia e di Spagna per gli ottavi di finale di Champions League. Nel corso della storia queste due importanti compagini continentale si sono già affrontate quattro volte in tutte le competizioni europee non danno mai problemi di ordine pubblico, aspetto che però il Viminale ha deciso di non prendere in considerazione valutando comunque questa partita una di quelle ad alto rischio.
Il ritorno degli ottavi di Champions League fra Barcellona e Napoli è stato definito dal ministero dell’interno una sfida ad alto rischio scontro. Eppure è strano, visto che nei quattro precedenti incroci fra le due compagini non è mai successo niente che avrebbe portato il Viminale a prendere una decisione del genere.
Ma come si suol dire in questi casi “prevenire è meglio che curare“, anche perché dietro questa decisione ci sarebbe una più ampia visione dei fatti che forse anche agli occhi dei più attenti potrebbe passare, anche giustamente, inosservata.
Essenzialmente, stando a quanto riportato questa mattina in edicola da Il Mattino, il Viminale avrebbe deciso di definire partita ad alto rischio Barcellona-Napoli nella logica del “il nemico del mio nemico è mio amico“, nella speranza di poter evitare così ogni sorta di disordine che si sarebbe potuto creare per mano di imboscate ai napoletani, o agli stessi catalani, per mano di gruppi organizzati di ultras gemellati con una delle due tifoserie.
Il mistero dell’interno, in coordinamento con la Commissione permanente della Commissione statale contro ogni forma di violenza, ha dunque definito la partita in programma martedì 12 marzo alle ore 21 allo stadio Montjuic fra Barcellona-Napoli una di quelle ad alto rischio scontri per paura che per l’appunto ci possa essere qualche imboscata da parte di fazioni di tifoserie gemellate o con i blaugrana o con i partenopei.
Eppure è strano, anche perché queste due squadre sono legate nel nome di Diego Armando Maradona, e l’impressione è che mai si possa arrivare ad uno scontro, come d’altronde confermato anche dalla tranquillità che ha caratterizzato i precedenti quattro incontri.
Eppure il Viminale ha alla fine deciso così, con l’intento di evitare ogni possibile disordine con rinforzi di polizia fino dalle ore precedenti al match.
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