C’è ancora tanta confusione a Napoli, dove il patron De Laurentiis è stato smentito dopo quanto dichiarato in conferenza stampa
È una stagione di passione – ma non nel senso di quella vissuta lo scorso anno, con l’ambiente inebriato dalle imprese degli azzurri – quella del Napoli versione 2023/24. Iniziato il nuovo campionato con lo scudetto sul petto, la squadra partenopea, originariamente affidata a Rudi Garcia, ha fatto una fatica tremenda sin dalle prime gare del nuovo corso.
Il patron De Laurentiis, contestatissimo dai tifosi per non esser stato capace di trattenere a corte Luciano Spalletti, il tecnico del giocattolo perfetto ammirato nella stagione precedente, e Cristiano Giuntoli – il guru del mercato, colui che ha portato a Napoli un certo Kvaratskhelia – ad un certo punto si è assunto le sue responsabilità.
Dopo aver esonerato a metà novembre il tecnico francese ed aver ingaggiato, come soluzione ponte in vista del prossimo anno, Walter Mazzarri, il numero uno ha constatato come la situazione non fosse migliorata di molto. Dopo il deludente pareggio interno col Monza nell’ultima gara del 2023, il presidente ha chiesto scusa. Attirando a sé le critiche provenienti da ogni dove e facendo mea culpa per tutto ciò che era accaduto dal 4 maggio scorso – giorno in cui è ufficialmente arrivato il titolo di Campioni d’Italia – alla fine dell’anno solare.
Dopo aver promesso di correggere, per quanto possibile, il tiro a stagione in corso, il patron ha messo mani al portafogli regalando quattro volti nuovi al tecnico Mazzarri. In attesa di capire se gli innesti produrranno per lo meno la qualificazione alla prossima Champions League, obiettivo minimo stagionale, De Laurentiis ha ingoiato un altro boccone amaro.
Dopo infinite discussioni sulla bontà di alcuni colpi estivi che stanno rendendo poco anche a causa di un limitato impiego sul terreno di gioco, ADL prima della gara interna col Verona ha parlato in conferenza stampa. Oggetto delle chiacchiere coi giornalisti è stato anche il caso rappresentato da Jesper Lindstrom, il danese arrivato dall’Eintracht Francoforte per 30 milioni e impiegato, prima della partita con gli scaligeri, solo per 220′ di gioco.
De Laurentiis aveva ribadito come lo scandinavo fosse un’ala destra, lasciando dunque intendere che si sarebbe dovuto giocare il posto con un certo Matteo Politano. La realtà del campo ha però smentito clamorosamente il presidente: Mazzarri ha fatto entrare il danese a 28′ dalla fine, affidandogli però la fascia sinistra del fronte d’attacco, spostando Kvara, autore del gol del 2-1, al centro.
Protagonista di un ottimo impatto sulla gara grazie all’assist vincente per il momentaneo pareggio di Ngonge, Lindstrom ha brillato nella posizione di campo affidatagli dal tecnico ma evidentemente non considerata tra le possibilità percorribili dal vulcanico patron.
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