Prosegue lo sciame sismico innescato dalla denuncia anonima di un arbitro a “Le iene”. Attacco a testa bassa in tv
Altro che i cori e gli inni delle tifoserie. La vera colonna sonora del calcio italiano sono le immancabili polemiche arbitrali.
Se fanno già parte del passato quelle per la controversa direzione di gara del fischietto Antonio Rapuano nella finale di Supercoppa italiana tra l’Inter e il Napoli, con gli azzurri fortemente penalizzati dal suo metro di giudizio improntato al proverbiale “due pesi e due misure”, non si è ancora spenta l’eco mediatica dell’intervista da parte dell’inviato, Filippo Roma, della popolare trasmissione televisiva “Le iene” a un arbitro di Serie A in attività che, coperto dall’anonimato, ha denunciato le “anomalie” del sistema arbitrale.
Apriti cielo. La ‘gola profonda’ dei fischietti ha scoperchiato il mitologico vaso di Pandora facendo così fuoriuscire tutti i mali che affliggono la classe arbitrale italiana. Inevitabile, quindi, il terremoto che ne è seguito tanto che ora, così come a tutti coloro che scalfiscono un muro d’omertà, a tale ‘Mister X’ delle giacchette nere viene dato dell’infame in diretta televisiva.
Come ha spiegato nella sua ormai famosa intervista con la quale ha destabilizzato il calcio italiano, la ‘gola profonda’ dei fischietti ha deciso di ‘scoprire gli altarini’ della classe arbitrale e di farlo adesso “per amore del gioco del calcio e perché credo ancora nei principi di lealtà sportiva, ma anche perché questa situazione è diventata insostenibile e sta condizionando le carriere di molti arbitri attraverso un sistema di valutazione del loro operato che presenta molte anomalie“.
Graziano Cesari, attacco frontale in tv: “Nel gergo delle curve si chiamano infami”
Nobili intenzioni che, però, non gli stanno facendo guadagnare il sostegno dei suoi colleghi. Anzi, un suo ex collega, da anni commentatore arbitrale, Graziano Cesari, nel corso del suo intervento a ‘Sportmediaset’, ci è andato giù pesante: “Mi chiedo… Si può denunciare questa cosa andando incappucciati, con la voce camuffata, non presentando le accuse con fogli o dati certi? Nel gergo delle curve questi si chiamano infami...”.
Parole fin troppo nette e chiare quelle dell’ex arbitro che, non pago, ha poi rincarato la dose mettendo in dubbio i nobili fini di ‘Mister X’: “Moralmente questo signore cosa farà? Se è un arbitro in attività andrà in campo, ma qui cosa succede? Siamo sicuri che la sua moralità sia al di sopra di ogni sospetto? Il problema esiste sicuramente…”.
Insomma, il bubbone arbitrale è esploso e la sensazione è che siamo solo all’inizio anche perché, secondo quanto dichiarato dall’ex direttore di gara Gianpaolo Calavarese a Fanpage.it, la denuncia di ‘Mister X’ si inquadra nella guerra intestina attualmente in corso nell’Associazione Italiana Arbitri che, da parte sua, ha bollato le accuse rivoltele come “illazioni prive di alcun fondamento“.