Yannik Sinner, dopo la rinuncia al torneo di Marsiglia, si prepara ad un altro forfait che farà discutere
Tutti lo vogliono, tutti lo cercano, tutti lo amano. In Italia è letteralmente esplosa la ‘Jannik Sinner mania‘, un fenomeno che ha iniziato a prender piede durante la Final Eight di Coppa Davis in quel di Malaga, quando il campione della Val Pusteria trascinò gli azzurri ad un trionfo storico.
Dato che l’appetito vien mangiando, il 22enne altoatesino ha pensato bene di incrementare a dismisura la sua popolarità andandosi a prendere la vittoria nel primo Major dell’anno, l’Happy Slam sul cemento di Melbourne.
Complice il fatto che la finale contro Daniil Medvedev – battuto per la quarta volta consecutiva dopo che i primi sei incontri tra i due erano stati appannaggio del russo – sia andata in scena di domenica, e in un orario abbastanza comodo per il pubblico italiano, Jannik ha fatto il pieno di telespettatori.
Tutti a tifare appassionatamente. Tutti idealmente vestiti da Carota Boys. La grande rimonta ha emozionato l’Italia del tennis: Jannik è diventato un eroe nazionale. Piovono inviti, richieste di apparizioni televisive, interviste e quant’altro.
Già con gli Australian Open in corso di svolgimento – ma ben prima che il numero 4 del mondo facesse sua la competizione – si era vociferato di un invito che gli organizzatori del Festival di Sanremo avrebbero spedito al nativo di San Candido per farlo salire sul palco dell’Ariston durante la kermesse canora.
Altresì qualcuno aveva fatto notare come negli stessi giorni del Festival Jannik fosse impegnato, come da entry list del torneo, all’ATP 250 di Marsiglia, un evento che già lo vide cancellarsi lo scorso anno poco prima del match di esordio.
Sinner non va a Marsiglia. Ma forse nemmeno a Sanremo
Quando, nella giornata del 29 gennaio, gli organizzatori di Marsiglia hanno comunicato, con un tweet polemico poi successivamente modificato, che il campione di Melbourne non avrebbe partecipato alla competizione che prenderà il via il 5 febbraio, in molti hanno pensato che il forfait di Jannik fosse collegato ad una sua a quel punto possibile partecipazione a Sanremo in qualità di ospite. Le cose parrebbero non stare esattamente così, però.
“Sanremo? Conoscendomi non ci andrei, canto male e ballo peggio“, ha avuto modo di dire il numero 4 del mondo nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera poche ore dopo la vittoria su Medvedev. È calato il gelo. Al punto tale che Amadeus, il direttore artistico del Festival, ha lanciato un appello al tennista. Già perché qualunque cosa è lecita pur di strappare il ‘sì’ al campione.
“Jannik, non devi cantare, non devi ballare, devi solo prenderti la standing ovation di tutto il teatro Ariston e un grande applauso di tutti gli italiani che hai fatto impazzire in questi mesi – l’appello del presentato al numero 4 del tennis Mondiali -. Vieni a Sanremo quando vuoi, in una delle cinque sere. Un campione come te deve essere abbracciato e applaudito a Sanremo“. Staremo a vedere se Sinner cederà a cotante dimostrazioni di affetto.