Lo sport italiano è ancora una volta in lutto per una drammatica scomparsa. I fan sono rimasti senza parole: è morta a soli 37 anni
Siamo abituati, quasi assuefatti, alle emozioni che lo sport ogni giorno ci regala, che si tratti di un campo di calcio, di motori, di una pista da sci o di un traguardo da tagliare per primi. È un misto tra senso di competizione e gioia, da cui è impossibile staccarsi, se lo si ama.
Ma spesso, oltre quei confini pubblici, si possono nascondere storie personali, eventi o sfortune che si tramutano in tragedia. È successo anche negli ultimi giorni con la morte di Francesca Miriam Vivarini. A soli 37 anni, l’ex campionessa di kickboxing è stata trovata morta in casa, quasi all’improvviso e in un momento particolarmente delicato della sua vita. Dopo aver lasciato le competizioni, aveva deciso di tornare ad allenarsi dopo due anni presso la palestra Blackmamba, ma sul ring non la rivedremo mai, purtroppo.
Vivarini aveva diviso la sua vita tra lo sport e la psicologia. Aveva conquistato, infatti, il titolo di campionessa mondiale ed è stata anche vice campionessa europea di K1 nel 2014, senza dimenticare tutti i trofei nazionali su cui ha scritto il suo nome. E, in tutto ciò, si era anche laureata in psicologia e svolgeva attività di libera professione, con il richiamo del ring che è sempre stato troppo forte.
Il riavvicinamento all’attività agonista era stato programmato con Massimo Diodati, istruttore presso Blackmamba che, come riporta ‘Il Fatto Quotidiano’, ha raccontato il carattere della campionessa e i suoi ultimi giorni.
Lo sport italiano è in lutto per Francesca Vivarini: le parole dell’allenatore
Inizialmente, non ha nascosto che si trattasse di una donna piuttosto “schiva e dall’umorismo dark“. Insomma, non parlava con tutti e se lo faceva, aveva gli occhi di chi cerca di guardarti dentro, “indagatori”. Nonostante questa corazza, era una persona molto attenta al sociale: “Voleva aprire un corso per bambini, anche se lei ama viaggiare e non poteva assicurare una presenza costante”, ha svelato Diodati.
Ma il tema più caldo era il suo possibile ritorno sul ring, a 37 anni. Il preparatore ha detto di averla avvertita di quanto fosse difficile, ma lei aveva deciso comunque di provarci: “Io la supportavo psicologicamente in questo suo desiderio, ma sapevo che non era possibile. A 37 anni e con un periodo di inattività alle spalle, la sua carriera non poteva decollare ancora”. E purtroppo non è successo. I funerali si sono svolti il 27 gennaio nella cattedrale di San Cetteo a Pescara, con la presenza di cari, amici, colleghi e anche Riccardo Bergamini, ex campione del mondo di kickboxing. Un ultimo saluto per una grande campionessa.