In Serie A scoppia il caso ed un terremoto nell’AIA. Un arbitro, infatti, ha deciso di denunciare il caos che sta mandando in subbuglio il sistema arbitrale. Ed addirittura si parla di errori fatti nonostante la VAR che non sono per niente casuali. La sensazione è che ora possa cambiare davvero tutto.
Il mondo del calcio in Italia sta per essere travolto da una nuova bufera. O almeno è questa l’aria che si respira. E’ arrivata, infatti, la denuncia da parte di un arbitro ancora in attività che lancia nel caos più totale l’intero sistema. E nell’occhio del ciclone, come talvolta accade, ci sono finiti proprio i direttori di gara. Al centro di questa denuncia a dir poco importante ci sono alcuni errori VAR ed un sistema che si è creato all’interno del mondo AIA che mina per intero la credibilità del calcio e del campionato italiano. Un nuovo scandalo di cui questo movimento non aveva davvero alcun bisogno.
Serie A, terremoto nell’AIA: c’è la denuncia
Come raccontato da Calcio&Finanza, anticipando la messa in onda della trasmissione “Le Iene” di questa sera, sta per scoppiare un nuovo caso nel calcio italiano. Un arbitro in attività, ma rimasto anonimo, ha svelato che nell’AIA si stanno creando delle autentiche correnti.
E che esistano, di conseguenza, degli arbitri che godano di privilegi ed agevolazioni solo per il loro appartenere a questi schieramenti. Al punto che anche alcune decisioni cruciali vengono condizionate da questa situazione. E così facendo, come da lui stesso sottolineato, “c’è il rischio che si falsino i campionati”. Ci sarebbero state, infatti, alcune chiamate al VAR non avvenute proprio per tutelare questi arbitri.
L’arbitro denuncia: “Errori VAR non casuali”
Stando a quanto raccontato da questo arbitro alle Iene, la situazione è molto delicata. A quanto pare, infatti, ci sono tante perplessità relative a diversi episodi capitate durante le seguenti partite: Salernitana-Bologna, Juventus-Verona (la famosa manata di Gatti), Milan-Roma (col rigore non assegnato ai rossoneri) e Inter-Lazio per il rigore dato ai nerazzurri. A quanto pare, infatti, esistono arbitri più protetti e tutelati che non sempre vengono esposti, per così dire, all’errore per tramite del VAR ed altri che sono meno protetti. E, aggiunge l’uomo, casualmente tutti questi ultimi sono considerati non vicini “allo schieramento che sostiene la prossima probabile candidatura di un certo gruppo del mondo arbitrale”.