Superlega, Infantino non ci sta: la stoccata

Nonostante la sentenza della Corte di Giustizia, Infantino non è preoccupato dalla Superlega: la sua stoccata è eloquente

Giorni dopo la sentenza epocale della Corte di Giustizia europea, le reazioni si susseguono. Se al momento i principali club calcistici europei, ad esclusione di Real, Barça e Napoli, si sono detti poco interessati, o completamente contrari, a manifestazioni non organizzate da Fifa e Uefa, è chiaro che l’interesse riguardo alla possibile nascita della Superlega rimane elevato. Un interesse che non intimorisce né incuriosisce però Gianni Infantino, che ha liquidato la questione con una stoccata davvero pungente.

Sarà per eccesso di sicurezza, sarà per consapevolezza di alcune dinamiche fondamentali del mondo del calcio, dello sport e anche degli affari, ma al momento Infantino si dichiara estremamente sereno e tranquillo sul futuro del calcio europeo, nonostante il concreto via libera dato alla Superlega e a manifestazioni simili dalla Corte di Giustizia.

Probabilmente basandosi sul parere contrario di molti dei più importanti club al mondo, il numero uno della Fifa ha infatti tenuto a rassicurare subito tutti su quello che potrà succedere nell’immediato futuro, ossia nulla di particolarmente rivoluzionario. La Corte ha dato il via libera? Bene, che si creino altre competizioni. La convinzione di Infantino è però che quelle che abbiamo conosciuto fino a oggi rimarranno le migliori.

Per quanto una sentenza del genere vada rispettata e accettata, senza se e senza ma, il presidente della Fifa ha preferito non scomporsi e ha sottolineato come, storicamente, le manifestazioni organizzate da Fifa e Uefa siano state le migliori al mondo per quanto riguarda il calcio. Una realtà evidente che non potrà essere in alcun modo scalfita in futuro.

Infantino stronca la Superlega: le parole del presidente della Fifa sono eloquenti

Lo ha riferito lo stesso numero uno del massimo organo calcistico internazionale, assicurando che i tornei organizzati con le federazioni saranno sempre più spettacolari, significativi e competitivi, e che soprattutto daranno una mano all’intero movimento, visto che i ricavi ottenuti da Fifa e Uefa servono anche per sviluppare il calcio negli angoli del pianeta meno privilegiati.

Non c’è dunque Superlega che tenga. La spettacolarità, la competitività e l’attenzione alla solidarietà tipiche delle manifestazioni organizzate fino a questo momento da Fifa e Uefa non teme alcun tipo di rivalità con tornei alternativi. Parole che hanno quasi il sapore del guanto di sfida lanciato.

Ma tutta questa sicurezza sarà confermata dai fatti? Cosa accadrebbe se club blasonati come Real Madrid e Barcellona rinunciassero alla Champions per guidare la Superlega? Riuscirebbe la Uefa a resistere alla fuga di due realtà così importanti, alla perdita di milioni di tifosi, e magari a quella di altre squadre che potrebbero interessarsi a un nuovo progetto?

Solo il tempo potrà dircelo, anche se in questo momento sono molti gli appassionati di questo sport che vorrebbero davvero avere le certezze in possesso di Infantino in una situazione che mai come in questo momento sembra estremamente magmatica, fluida e pronta ad aprire scenari inimmaginabili.