Gli azzurri stanno lentamente risalendo la china dopo l’avvio di stagione pericolante. Contro la Roma avranno un ostacolo ulteriore
Migliora e pian piano si avvicina ad avere qualcosa che potremmo definire “identità di gioco” Il Napoli di di Walter Mazzarri.
Il tecnico toscano ha alzato la media punti per gara e, dopo 16 turni il quarto posto, attualmente ultimo utile per accedere alla prossima Champions League, dista solo un punto.
Napoli 27 e Bologna 28. I felsinei, reduci dal convincente 2-0 interno ai danni della Roma, sabato 23 dicembre alle 15 ospiteranno l’Atalanta.
Di Lorenzo&Co invece, stesso giorno ma alle 20.45, saranno di scena all’Olimpico proprio contro i giallorossi di Jose Mourinho.
Mazzarri è riuscito a dare ossigeno al gruppo, superando forse la lacuna principale del suo predecessore, Rudi Garcia; entrare in simbiosi con lo spogliatoio.
I Campioni d’Italia sono ancora lontani parenti della creatura perfetta di Luiciano Spalletti, ma intanto hanno ritrovato due calciatori che la stagione scorsa hanno fatto la differenza. Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia, autori dei due gol con cui i partenopei hanno piegato 2-1 il Cagliari. Contro la Roma però, gli azzurri saranno orfani della maggior parte dei loro tifosi.
Roma-Napoli negli anni Ottanta, oltre a una goduria a livello tecnico per la qualità delle due squadre, basti pensare a Maradona e Falcao per intenderci, era anche uno spettacolo sugli spalti.
Le due tifoserie erano gemellate, per cui nelle gare dell’Olimpico e del San Paolo, le due fazioni di sostenitori si scambiavano gesti di rispetto come poteva esser lo scambio di bandiere o sciarpe. Poi, secondo alcune fonti prossime al Vesuvio, l’idillio si incrinò quando il Napoli, nel 1985, acquistò Bruno Giordano, bandiera e bomber della Lazio.
Arrivando a eventi drammatici più recenti, la mente va a quanto avvenuto prima della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina, in programma all’Olimpico il 3 maggio 2014. Il tifoso partenopeo, Ciro Esposito, venne ferito da alcuni colpi di pistola esplosi da Daniele De Santis, noto esponente della Curva Sud. Trasportato al Policlinico Gemelli, dopo una lunga agonia Esposito morì il 24 giugno 2014. Episodio che ovviamente ha reso impossibile ogni tipo di relazione tra le due tifoserie.
A riprova che la ferita non è stata cancellata, quanto si è registrato l’8 gennaio 2023. Nel tratto dell’A1 tra Monte San Savino e Arezzo, non lontano da dove Gabriele Sandri venne ucciso da un colpo esploso dall’agente Luigi Spaccarotella, i supporters di Roma e Napoli si sono scontrati, costringendo le autorità a chiudere l’autostrada.
Gli ultras azzurri erano diretti a Genova per la sfida contro la Sampdoria, quelli romanisti andavano a Milano per affrontare il Milan.
Proprio in conseguenza di questa guerriglia urbana, il prefetto di Roma ha emesso un’ordinanza nella quale si vieta, a tutti i residenti campani, di accedere all’Olimpico per Roma-Napoli. Non solo. Potranno acquistare i biglietti, solo i possessori della card fidelity SSC Napoli, ma anche loro non dovranno risiedere in Campania.
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