E se Luciano Spalletti non fosse diventato il commissario tecnico della Nazionale italiana, dove l’avremmo potuto vedere allenare? A rispondere a questa domanda è stato il diretto interessato nel corso di una lunga ed interessante intervista rilasciata ai microfoni della Rai, nella quale ha svelato un retroscena interessante che parlerebbe di una realtà diversa da quella che oggi noi conosciamo, un multiverso per intenderci.
Luciano Spalletti ha infatti parlato delle diverse offerte pervenutegli nel corso dei mesi di stop dal calcio giocato, periodo durante il quale ha resistito ad offerte tanto importanti quanto folli pur di aspettare quella giusta, ovvero quella della Nazionale italiana.
Niente Nazionale, Spalletti in Arabia Saudita: il retroscena
A quanto pare Luciano Spalletti sarebbe potuto non diventare il commissario tecnico dell’Italia dopo l’incredibile addio di Roberto Mancini. Stando infatti a quanto rilevati ai microfoni della Rai, nel corso del programma Casa Italia, l’ex allenatore del Napoli sarebbe potuto finire anche lui in Arabia Saudita, visto che durante la stagione estiva gli sarebbero state recapitate diverse offerte folli.
Luciano Spalletti, ricollegandosi alla sua prima ed ultima esperienza all’estero allo Zenit, ha infatti detto: “Finita la mia fantastica esperienza a Napoli avrei potuto continuare ad allenare all’estero, come successe già allo Zenit, visto che mi sono arrivate anche diverse offerte non solo dall’Arabia Saudita ma anche dagli Emirati Arabi, campionati nei quali sarei stato remunerato molto bene“.
Alla fine il cuore ha vinto sui soldi, e non è un caso che anche dopo mesi dal suo arrivo Spalletti continui a parlare di “sogno” quando si riferisce alla Nazionale, confermando che forse la panchina dell’Italia era davvero la sua unica idea di futuro, almeno per il momento.
Spalletti, secco no al calcio medio-orientale: ecco perché
Luciano Spalletti sarebbe potuto finire in medio oriente come molti suoi colleghi, Mancini in primis, ma l’ex allenatore del Napoli ha preferito prendersi carico del movimento calcistico italiano per risanarlo dopo l’ennesima mancata qualificazione ai Mondiali.
Scelta, questa, per niente scontata, che però ai microfoni della Rai Luciano Spalletti ci ha tenuto a giustificare: “Perché ho detto no al calcio medio-orientare? Vabbè, la chiamata della Nazionale per me è stato un sogno che si è avverato, quindi a prescindere avrei declinato l’offerta qualora avessi sul tavolo entrambe le proposte, ma il motivo principale per il quale ho detto no è che quello è un tipo di calcio che non mi piace“.
Non solo Arabia e Emirati: Spalletti parla anche di altro
A quanto pare Spalletti sarebbe stato contattato da società anche di altri campionati nel corso di questi mesi, non solo sauditi ed emirati, forse anche europei, come rilevato da lui stesso sempre nel corso dell’intervista alla Rai. Ad oggi non ci è dato sapere quali siano state queste società, ma alla fine meglio così, visto che la Nazionale può godersi in panchina uno dei migliori allenatori attualmente al mondo, che ha rifiutato qualsiasi opportunità pur di mettersi al servizio del proprio paese.