Altro che sogni scudetto: il Napoli vive un momento molto difficile e, secondo qualcuno, serve addirittura uno psicologo per evitare il crollo
Dallo scudetto all’incubo. Il Napoli campione d’Italia si ritrova in una realtà che sembra un film horror. Una “citazione” di Spalletti, l’ex allenatore azzurro che col suo addio ha lasciato i campioni d’Italia. L’attuale ct della nazionale si riferiva al presidente De Laurentiis e alla sua attività di imprenditore cinematografico.
Una graffiante battuta che fa capire cosa pensa di lui: da qui si intuiscono i motivi del suo addio, mai davvero chiariti.
Intanto nel film horror è sprofondato il Napoli: tre sconfitte consecutive (non accadeva da sette anni, ossia dal 2016, quando in panchina c’era Sarri) e soprattutto ben 17 punti in meno rispetto allo scorso anno dopo 15 giornate.
Un abisso sconcertante, con la Juventus seconda in classifica a 12 punti e l’Inter a 14. Basta pensare che, sempre un anno fa, i bianconeri erano sotto al Napoli di 10 punti.
Praticamente, dopo quindici turni è già esclusa la corsa allo scudetto. Nessuno chiedeva ai partenopei di vincerlo di nuovo, ma quantomeno di poter lottare al vertice. E invece la realtà è ben diversa: bisognerà sudarsi l’accesso alla prossima Champions, quindi entrando nelle prime quattro.
Un obiettivo che l’ormai ex allenatore Rudi Garcia aveva dichiarato apertamente, facendo storcere il naso a qualcuno. Infatti il presidente De Laurentiis ha più volte detto che lo scudetto è un punto di partenza, e non di arrivo.
Sarà, ma il Napoli ora rischia il crollo e servono risultati. Walter Mazzarri è arrivato a dare una mano e col chiaro ruolo di “gestore”, almeno fino al termine della stagione. Il suo compito è mettere ordine e accompagnare la squadra verso gli obiettivi stagionali.
Ad oggi gli azzurri sono a un passo dagli ottavi di Champions (contro il Braga può bastare perfino perdere, ma con un solo gol di scarto) e poi inizieranno a breve la Coppa Italia, senza dimenticare la Supercoppa italiana di gennaio.
“Serve lo psicologo”: allarme in casa Napoli
Da queste due competizioni, se si risolveranno un po’ di problemi, può arrivare un trofeo che può salvare la stagione. Ma per riuscirci Mazzarri deve cominciare a fare punti: l’allenatore, tornato a Napoli dopo 10 anni, gode di grande credito ed è benvoluto dall’ambiente, deve dare la svolta che non è arrivata. Neanche Garcia aveva perso tre gare di fila, e la media punti del toscano è già più bassa del francese.
Ma il nuovo allenatore ha dovuto fare i conti con un calendario proibitivo e una squadra presa con l’acqua alla gola: Atalanta, Real Madrid, Inter e Juventus in sequenza, tutte affrontate in un ottimo momento di forma.
Adesso, però, la strada dovrebbe essere in discesa: sicuramente Braga e Cagliari sono alla portata, meno la Roma, con cui ci sarà uno scontro diretto. Ma è il momento delle risposte e secondo qualcuno il tracollo è a un passo, soprattutto dal punto di vista mentale.
Secondo Alessandro Barbano, condirettore del Corriere dello Sport, al Napoli servirebbe appunto uno psicologo. Un motivatore, che possa ricostruire le ambizioni azzurre e prepari la squadra a salvare il salvabile. Un quadro un po’ nero, ma che purtroppo sembra alquanto realistico.