Il Napoli di De Laurentiis prepara una clamorosa beffa per l’ex ds Giuntoli: il presidente potrebbe portare sulla panchina azzurra uno “juventino doc”
Vita dura per i tifosi del Napoli dopo la vittoria dello scudetto. Questa stagione poteva essere quella dell’apertura di un ciclo, e invece sembra nata sotto una cattiva stella.
L’inaspettato addio di Luciano Spalletti al termine dello scorso campionato ha lasciato spiazzato il presidente Aurelio De Laurentiis, che non è riuscito a trovare un allenatore all’altezza del toscano.
Il patron azzurro si era affidato al rispolverato Rudi Garcia, uscito un po’ dal giro dopo le esperienze in Francia e l’esonero in Arabia Saudita, nella squadra di Cristiano Ronaldo.
Il presidente ha comunque deciso di affidarsi a lui, lontano dalla Serie A più di 10 anni, per proseguire il ciclo vincente.
Mai scelta fu più sbagliata, perché il francese non ha mai legato con ambiente e squadra, snaturando il gioco del Napoli e portando risultati al di sotto delle alternative.
A tenere a galla i partenopei soltanto un buon rendimento in trasferta e la qualificazione agli ottavi di Champions (in un girone abbordabile) a un passo.
Sicuramente ha inciso parecchio anche l’addio del ds Cristiano Giuntoli, che De Laurentiis ha ripetutamente punzecchiato dopo che il dirigente ha confessato la sua fede juventina.
E questo tema può tornare anche per quanto riguarda il futuro del Napoli, e quindi del prossimo allenatore. Adesso in panchina c’è Walter Mazzarri, tornato per aiutare la squadra a risollevarsi, ma il suo è un ruolo da traghettatore, nel senso che a giugno dovrebbe lasciare.
A quel punto De Laurentiis dovrà scegliere il nuovo allenatore: al presidente azzurro piace molto Raffaele Palladino. Attualmente l’ex attaccante è l’allenatore del Monza, ed è in scadenza a fine stagione.
Napoli sullo juventino doc Palladino
Chissà cosa ne pensa il patron della juventinità del tecnico, che pur essendo nativo di Mugnano, in provincia di Napoli, è conosciuto come un grande tifoso bianconero. Ha giocato a Torino, e chi lo conosce afferma di essere sempre molto attaccato ai colori bianconeri.
Eppure, la sensazione è che il presidente voglia soprassedere sulla fede calcistica, e spingere con decisione su di lui. Sarebbe una beffa proprio per la Juventus, che per il dopo Allegri (anche lui indiziato per l’addio) guarderebbe anch’essa a Palladino, uno degli allenatori emergenti più interessanti della Serie A. Ecco che si profila un nuovo duello, stavolta a suon di “juventinità”.