L’episodio ha lasciato di stucco i diretti interessati, parole forti al termine della gara. Ecco cosa è successo
Ha del clamoroso quanto accaduto durante il match valido per le qualificazioni ad Euro 2024 tra Grecia e Francia. Al minuto 90, sul risultato di 2-2, la squadra vice-campione del mondo si è vista negare un gol apparentemente regolare per un motivo dir poco assurdo. L’episodio ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi transalpini e i loro rappresentanti, nonostante la vittoria del girone. Riavvolgiamo il nastro.
Cosa è successo precisamente? È successo che la Francia era in fase di attacco alla ricerca del 3-2 quando un cross di Coman è stato deviato da un difensore greco sul palo, con la palla che prima è rimbalzata a cavallo della linea di porta e poi è sbattuta contro il palo opposto. La sensazione che subito hanno avuto in tanti è che la sfera avesse varcato la linea, ma l’arbitro non ha fatto alcun cenno in tal senso. Alla fine, il gol non è stato convalidato.
Grecia-Francia, il gol fantasma fa discutere: lo sfogo di Griezmann e Deschamps
Il motivo è semplice: non era presente la goal line technology e le immagini fornite dal VAR non permettevano di stabilire con certezza se la palla avesse effettivamente superato la linea. La domanda adesso è: com’è possibile che in una competizione di tale portata non vi sia la presenza di un ausilio tecnologico così elementare? Se lo sono chiesti in milioni di appassionati senza riuscire a darsi una risposta. Un fatto inspiegabile che Antoine Griezmann e Didier Deschamps hanno commentato duramente a margine della gara.
“Cos’è mancato per non finire il girone a punteggio pieno? La goal line technology. La UEFA ha molti soldi e non riesce a organizzarsi per farci sapere se si tratti di gol o meno”, si è sfogato l’attaccante prendendosela con chi dovrebbe garantire il corretto svolgimento della competizione.
E sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso il commissario tecnico francese: “Quello che mi dispiace è che siamo a livello internazionale. Poteva esserci in palio la qualificazione. Perché non c’era la tecnologia della linea di porta? Perché non c’era, ecco, è costosa… Ovviamente non è coerente con i requisiti che richiedono questo livello. Data la posta in gioco, è a dir poco sorprendente”. Insomma, non una bella figura per la più alta istituzione del calcio europeo. Vedremo se verranno presi provvedimenti affinché non si ripeta quanto accaduto ad Atene.