Walter Mazzarri è pronto a far debuttare il suo nuovo Napoli: ma la scelta tattica dell’allenatore richiede un intervento sul mercato
Qualche giorno in più di tempo, ma anche l’assenza di 12 nazionali in giro per il mondo. Così Walter Mazzarri ha ripreso in mano il Napoli dopo dieci anni, chiamato a sistemare i disastri lasciati da Garcia, che De Laurentiis è stato costretto a esonerare. In pochi si aspettavano la chiamata del toscano, che proprio dopo aver lasciato gli azzurri ha vissuto 10 anni di carriera complicati, con pochi alti e tanti bassi.
Eppure, l’accoglienza per l’ex allenatore è stata speciale. I tifosi del Napoli, complice anche la “gioia” per l’allontanamento del francese, hanno accolto Mazzarri con piacere, per non dire a braccia aperte.
Il tecnico toscano è rimasto nel cuore dei supporters, perché nei suoi cinque anni a Napoli ha fatto benissimo, facendo divertire il pubblico e vincendo anche una Coppa Italia. L’addio nel 2013 fu un po’ burrascoso, ma è acqua passata. I tifosi riconoscono in Mazzarri un uomo leale e che per il Napoli ha dato tutto.
Ecco perché c’è fiducia nei suoi confronti, e la convinzione che con una squadra forte tra le mani il toscano può tirare fuori il meglio di sé, diversamente dalle recenti squadre che ha allenato.
Un ottimo credito per il nuovo tecnico, che proverà a sfruttare da subito l’entusiasmo e la fiducia nei suoi confronti. In questi giorni Mazzarri ha studiato a fondo la sua nuova squadra, e dopo aver chiarito col presidente De Laurentiis che continuerà a puntare sul 4-3-3 (in continuità con i predecessori) ha messo nel mirino soprattutto la difesa.
L’allenatore ha capito che bisogna lavorare soprattutto sulla difesa, fino ad ora troppo perforata. E quindi il rilancio passa per la difesa da migliorare e il 4-3-3. Quando le cose andranno a regime e i risultati daranno una mano, non si esclude un passaggio al 3-4-3, modulo caro al tecnico toscano. Ma probabilmente sarà un “piano B”. In ogni caso Mazzarri chiede due difensori centrali veloci e con l’elasticità per giocare anche a tre indietro. Dovrebbe partire con Rrahmani come certezza e Natan al suo fianco, ma anche Ostigard sarà osservato speciale.
Le sue caratteristiche piacciono all’allenatore. Mazzarri non potrà contare su Mario Rui, che tornerà solo a gennaio, e quindi il titolare sarà Olivera.
Al suo posto può giocare Juan Jesus, ma ci sono anche le alternative date da Di Lorenzo e Zanoli, entrambi esterni bassi di destra, ma che possono agire a sinistra.
Nessuna esigenza di prendere svincolati, quindi, ma a gennaio si tireranno le somme. In sostanza l’idea di Mazzarri è di avere la possibilità di contare su tre centrali forti, più due terzini sinistri e due terzini destri in grado di fare – se serve – tutta la fascia.
Ecco perché, a conti fatti, servirebbe giusto un altro difensore centrale per completare il classico pacchetto difensivo degli allenatori che utilizzano la difesa a tre.
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