La negativa parentesi di Rudi Garcia a Napoli non ha lasciato indifferenti gli addetti ai lavori, che rimproverano anche il patron
Un fallimento. Un flop totale, un crollo che va anche al di là dei numeri, che comunque non mentono mai. Raramente si era visto, nella storia del calcio italiano, il club campione d’Italia in carica accusare un ritardo in classifica di ben 10 punti dopo appena 12 gare di campionato. Il tutto dopo aver dominato in lungo e in largo la scorsa stagione, quando l’aritmetica dello scudetto arrivò con addirittura un mese di anticipo.
Poi c’è la Champions, dove il Napoli è ancora in piena corsa per la qualificazione – 4 i punti di vantaggio sul Braga, terzo a due giornate dalla fine – quasi esclusivamente per la modestia di un girone comunque dominato dal Real Madrid.
La sconfitta casalinga con l’Empoli, quella che ha determinato la decisione finale di esonerare Rudi Garcia, è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Troppi equivoci tecnico-tattici, troppi contrasti con i giocatori più rappresentativi della squadra, e un feeling mai nato con la città: queste le principali colpe dell’ex allenatore di Roma e Lione. Il quale però, magari magra consolazione, può dividere le responsabilità col numero uno del club, il patron De Laurentiis. Che, secondo parecchi, non sarebbe assolutamente esente da colpe.
De Laurentiis e Garcia nel mirino: c’è la sentenza
Tra questi, Ivan Zazzaroni, il direttore del Corriere dello Sport, non ci è certo andato tenero nel giudizio sul binomio presidente-allenatore, durato appena 150 giorni e conclusosi amaramente. Le conseguenze di quella che a tutti gli effetti è stata una scelta sbagliata sono ora pagate dal tifoso partenopeo, che ha visto sgretolarsi rapidamente le certezze dello scorso anno.
“Nel Napoli hanno peccato di presunzione sia Aurelio De Laurentiis che Garcia. Dopo Spalletti, in quelle condizioni devi arrivare con delle certezze granitiche“, ha dichiarato ai microfoni di Tutti Convocati, su Radio 24, il giornalista.
Di certo all’ombra del Vesuvio sono in pochi a non pensare che anche il presidente abbia le sue responsabilità. La rottura con Spalletti era stata già il presagio di una possibile annata complicata, ma nessuno avrebbe immaginato una crisi di queste proporzioni.
Senza l’allenatore del tricolore e senza il Direttore sportivo protagonista dell’incredibile mercato della scorsa stagione, al Napoli sarebbero servite delle certezze. Di natura tecnica e dirigenziale. Ora gli azzurri si sono affidati ufficialmente a Walter Mazzarri, una figura familiare che mancava in città da 10 anni: chissà se il toscano riuscirà a raddrizzare la barca…