Stanno vivendo le loro seconde stagioni sulle panchine capitoline. Sarri e Mourinho potrebbero essere meno distanti di quanto sembri.
La Lazio battendo domenica 3-2 la Cremonese all’Olimpico ha nuovamente raggiunto il secondo posto. Biancocelesti a quota 71, +2 sull’Inter terza. Ora Immobile&Co, per mantenere la posizione, dovranno fare lo stesso punteggio dei nerazzurri. Lazio che giocherà in trasferta al Carlo Castellani di Empoli, toscani già salvi, mentre la squadra di Simone Inzaghi andrà a casa del Torino. I granata, a 53 punti, sperano di finire dietro la Juventus, settima a 59. Se i bianconeri venissero esclusi dalle Coppe, la squadra di Juric andrebbe così in Conference League. Il club di Urbano Cairo deve guardarsi dal Monza, a quota 52.
La Roma, esclusa dalla lotta Champions, per centrare il bersaglio grosso punta tutta al 31 maggio. Mercoledì prossimo a Budapest i giallorossi si giocheranno contro il Siviglia la finale di Europa League. Alzando il trofeo andrebbero direttamente in Champions, diversamente si dovrebbero “accontentare” di giocare il secondo trofeo continentale.
Alla fine quella del 28 maggio all’Olimpico è stata una giornata di festa, peccato che Maurizio Sarri l’abbia conclusa con un cartellino rosso che gli vieterà di guidare la squadra nell’ultima gara di Empoli, data da definire. Con la Lazio in vantaggio 3-2 per il sigillo di Sergej Milinkovic Savic al minuto 89, l’allenatore toscano ha perso la pazienza per una punizione fischiata in favore degli ospiti al 5°di recupero. Quagliata si infila tra due difensori capitolini, contatto inevitabile e conseguente punizione. Il tutto avviene davanti la panchina dei padroni dio casa, Sarri si agita, contesta a voce e con le mani la scelta di Giua che non può fare altro che espellerlo.
Detto che non parliamo della prima espulsione di Sarri, qualcuno ha malignato che il rosso fosse di fatto una scelta strategica dell’erede di Inzaghi. L’inquilino di Formello avrebbe così una scusa per non parlare neanche a Empoli, considerato lo stato dell’arte in casa Lazio. Così come lo Special One a Firenze, dopo la rimonta subita dai viola e l’ennesimo giallo collezionato dalla panchina di Trigoria, ha ordinato il silenzio stampa, Sarri potrebbe aver deciso di rimandare i discorsi sul suo futuro a dopo l”ultima gara di campionato, ma a microfoni spenti.
L’ex tecnico di Chelsea e Juve ha detto di voler restare a Roma, precisando però di voler capire quali sono le idee della società, perché se non collimassero, “si potrebbe lasciare nonostante il contratto”. Sarri, con una frecciata destinata probabilmente al ds Igli Tare, ha aggiunto di non voler “più accettare cose che ho accettato fino ad ora”. Insomma, la Champions c’è, ma perché sia veramente festa, i tifosi della Lazio sulla panchina vorrebbero solo Maurizio Sarri.
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