Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, si schiera ancora una volta pubblicamente contro la pirateria e propone una soluzione drastica.
Uno dei temi di maggiore interesse per il futuro della Serie A è legato alla ripartizione dei diritti tv del campionato. Fra coloro che maggiormente si sono battuti per cercare una nuova soluzione, che possa favorire anche la crescita economica dei club, è stato Aurelio De Laurentiis, il patron del Napoli, campione in carica della stagione sportiva. L’idea è fare in modo che possa esistere anche una gestione diretta della trasmissione streaming dei match e usufruire delle varie piattaforme che arrivare ai telespettatori, i fruitori finali del prodotto.
In occasione di un’intervista concessa al ‘Financial Times’, il numero uno dei partenopei ha chiarito così la sua idea: “Mettiamo insieme Amazon, Apple, Netflix, Paramount Plus, Discovery HBO. Diciamo loro che la Serie A da sola produrrà le partite. L’obiettivo sarebbe usare poi quelle piattaforme come distributore fisico per i nostri match. Sarebbero un ponte diretto fra il campionato di Serie A e i tifosi”.
Secondo Aurelio De Laurentiis tale strada comporterebbe due vantaggi. Il primo, rendersi autonomi come Lega. Quindi gestire in proprio favore gli introiti, ma anche allontanare la pirateria, che condiziona in modo pericoloso il mercato dei diritti tv. Per rendersene conto basta guardare ai dati: gli abbonati alle pay-TV sono diminuiti drasticamente. In Italia nel 2015 c’erano 4,3 milioni abbonati, mentre attualmente ne se contano 1,9 milioni.
Diritti tv Serie A e pirateria, l’idea di De Laurentiis per arginare il fenomeno
La proposta di auto-produrre le partite è scaturita dal patron del Napoli, ma trova d’accordo tanti club di Serie A e non è il solo campionato a riflettervi. Sta accadendo anche in Liga, che già di per sé offre un servizio in abbonamento nel Regno Unito attraverso Amazon Prime.
Al momento la Lega Serie A ragiona sulla possibilità di trovare un accordo di finanziamento per cedere i propri diritti di trasmissione a fondi di private equity, affinché si crei un proprio canale. Il problema è che alcune società mettono i bastoni fra le ruote alla proposta, perché vorrebbero garantirsi dei prestiti da alcuni istituti di credito così da avere le risorse economiche ma senza cedere nessuna quota di controllo.
Tuttavia, il movimento sta coinvolgendo tutta l’Europa passo dopo passo. E, facendo fronte unito, è più facile convincersi. La Bundesliga ha pensato di creare una piattaforma streaming per consentire ai tifosi di accedere direttamente alla visione dei match del campionato. Anche la FIFA, durante i Mondiali in Qatar, ha offerto partite gratuite ai tifosi in Brasile tramite la sua piattaforma di streaming FIFA+. É indubbio che la Serie A necessiti di una soluzione creativa nuova, perché questa stagione ha incassato soltanto 1,2 miliardi di euro rispetto ai 2,1 miliardi della Liga e i 3,8 miliardi della Premier League.