Il futuro di Luciano Spalletti sulla panchina del Napoli continua a far discutere. “Fa un grande errore a restare”
Una cena per chiarirsi ha riportato il sereno nei rapporti tra Aurelio De Laurentiis e Luciano Spalletti. Il tecnico del Napoli scudettato non aveva gradito la fredda e burocratica modalità (una Pec) con la quale la società azzurra gli aveva comunicato di aver esercitato la clausola di proroga annuale del suo contratto.
Ora, a quanto filtra, l’ex tecnico, tra le altre, di Inter e Roma, è in procinto di firmare un rinnovo biennale. Dunque, Spalletti non lascia ma raddoppia. Una decisione che fa felici i tifosi azzurri che riconoscono al tecnico di Certaldo grandi meriti nel tricolore vinto dal Napoli.
Ma, si sa, i tifosi si affezionano ai loro beniamini, calciatori e allenatori, hanno una visione del calcio romantica che mal si concilia con quella degli addetti ai lavori che nelle loro valutazioni mettono da parte i sentimenti per andare al sodo di ogni questione. E, infatti, Enrico Fedele, storico agente dei fratelli Cannavaro nonché Direttore sportivo, tra le altre, del Napoli, intervenuto a “Ottochannel”, è stato tranchant: “Fa un grande errore se rimane a Napoli“.
Ma come? Tutti plaudono alla decisione di Spalletti di rimanere sulla panchina del Napoli e Fedele, facendo il bastian contrario, gli consiglia di fare le valigie? No, non c’entra l’attitudine dell’ex Ds ad andare controcorrente.
Da capitano di lungo corso, Enrico Fedele sa bene che nel mondo del calcio le opinioni cambiano dal giorno alla notte dal momento che sono pesantemente condizionate dai risultati che regnano sovrani, soprattutto nel nostro Paese. In pratica, un attimo prima si è sugli altari e un attimo subito nella polvere.
Insomma, Fedele consiglia a Spalletti di rinunciare alla panchina azzurra per evitare di andare incontro allo stesso destino di Stefano Pioli, osannato dalla stampa e dai tifosi (ricordate il “Pioli is on fire” cantato a squarciagola dai tifosi rossoneri dopo ogni trionfo nella passata stagione?) e ora a forte rischio esonero dopo l’eliminazione dalla Champions per mano dei cugini nerazzurri e la partecipazione alla prossima “Coppa dalle grandi orecchie” ancora da conquistare.
Del resto, nel calcio, come nello sport, vincere è difficile ma confermarsi lo è ancora di più, a maggior ragione nel caso di Spalletti che dovrà bissare l’impresa di questa stagione con il rischio di dover fare a meno di due pilastri del suo Napoli scudettato, Victor Osimhen e Kim Min-jae, per i quali è forte il pressing dei top club della Premier League.
E poi lo scudetto vinto ha alzato l’asticella delle aspettative dei tifosi che, pertanto, non si accontenterebbero di un secondo posto e nemmeno dei quarti in Champions, raggiunti dal Napoli per la prima volta nella sua storia in questa stagione. Qualcosa che ha fiutato il Ds Cristiano Giuntoli, l’architetto del Napoli scudettato, che, non a caso, è in procinto di accasarsi alla Juventus.
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