È un bel periodo per Urbano Cairo, i dati finanziari gli sorridono e di riflesso può gioire anche l’ambiente granata.
Vanno a gonfie vele le attività di Urbano Cairo in questo periodo storico. Partendo dal Torino, che con Juric ha intrapreso un percorso molto importante. I granata galleggiano nella metà nobile della classifica, anche se qualcuno vorrebbe un ulteriore step in avanti. I tifosi infatti sognano un ritorno in Europa, anche per l’importanza della piazza. In questo senso chissà che una mano non possa arrivare dagli ultimi dati finanziari dell’imprenditore. Le sue attività hanno fatto registrare dei più molto interessanti.
La sua holding è la Cairo Communication. Con essa controlla Cairo Editore SpA, La7 SpA ed RCS (gruppo editore tra gli altri di Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera). L’indebitamento finanziario netto è sceso da 15,2 milioni a 13. Il fatturato invece è passato da 253,5 milioni a 256,2, con una perdita netta nel globale pari a 3 milioni, quindi stabile.
Spicca ovviamente tra queste la tv La7, che vede dati d’ascolto sempre pià importanti. Nelle ventiquattro ore parliamo di uno share del 3,32%, che passa a 4,49 nel prime time, piazzandosi al sesto posto per ascolti nel fascia oraria migliore. La rete televisiva di Cairo aveva toccato anche il quinto posto, con un trend che tra febbraio e marzo era in crescita dal 4,32% al 4,87% prima di attestarsi sui dati attuali.
Da non sottovalutare nemmeno i risultati della Cairo Editore. I costi delle materie prime, tra guerra in Ucraina, pandemia e problemi di produzione, sono in crescita ma l’azienda dell’editore ha confermato gli stessi risultati del primo trimestre dell’anno scorso.
Cairo Editore infatti si è confermato, con il 29% del mercato e 1 milione di copie medie vendute nel trimestre (dati Ads), come primo editore per copie settimanali vendute in edicola. Un dato che cresce se si prendono in considerazione anche le vendite delle testate del gruppo che non vengono rilevate da Ads, come “Enigmistica Più” e simili, salendo così a 1,1 milioni.
Non può che essere quindi positiva la nota post pubblicazione dei conti del trimestre da parte della holding, al netto ovviamente di possibili peggioramenti della situazione in Ucraina, che si rifletterebbe inevitabilmente in modo negativo sul mondo finanziario: “Il gruppo ritiene che sia possibile confermare l’obiettivo di conseguire nel 2023 margini (Ebitda) fortemente positivi, in crescita rispetto a quelli realizzati nel 2022 e di proseguire con un’ulteriore generazione di cassa dalla gestione operativa”.
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