Dopo aver vinto lo Scudetto con il Napoli, Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni che hanno spiazzato un po’ tutti
Il Napoli è riuscito finalmente a vincere il terzo Scudetto della sua storia. Dopo essere arrivati per ben quattro volte al secondo posto negli ultimi anni, infatti, gli azzurri hanno dominato la Serie A di quest’anno, visto che sono riusciti a vincere aritmeticamente con ben cinque giornate di anticipo.
La squadra guidata da Luciano Spalletti, di fatto, ha dominato il campionato sin dalle prime giornate, visto che è in testa in solitaria sin dalla nona giornata. Il Napoli ha fatto il vuoto già nel mese di gennaio, facendo così alzare bandiera bianca alle proprie dirette inseguitrici. Queste ultime, come ammesso dallo stesso Beppe Marotta prima della semifinale di andata della sua Inter contro il Milan, si sono infatti concentrate tutte nelle competizioni europee.
Una volta raggiunto lo Scudetto, festeggiato sia alla Dacia Arena di Udine che allo Stadio Diego Armando Maradona, in casa Napoli si sta parlando molto del futuro sia di Luciano Spalletti che di Cristiano Giuntoli. Entrambi, infatti, potrebbero lasciare la squadra azzurra al termine di questa stagione. Tuttavia, in attesa di conoscere il destino di due dei principali artefici della vittoria del campionato, Aurelio De Laurentiis ha in mente di attuare in Serie A una vera e propria rivoluzione.
De Laurentiis propone una nuova Serie A
Il patron partenopeo, in una lunga intervista rilasciata ai microfoni ufficiali del quotidiano La Repubblica, ha infatti lanciato un nuovo possibile format del campionato italiano: “Perché dobbiamo giocare d’inverno con, pioggia e grandine? Non potremmo iniziare in tutta Europa il 1°aprile? Non è uno scherzo, ma una necessità. In sette mesi, fino ad ottobre, si potrebbero disputare sia i campionati nazionali che le competizioni europee. Da novembre a marzo, invece, si potrebbero far riposare i calciatori, farli andare in ritiro o giocare con le varie nazionali”.
Aurelio De Laurentiis ha poi continuato il suo intervento: “Uefa e Fifa? Sono attenti sia per egocentrismo che egoismo. Per loro esistono solo le votazioni per essere confermati, ma non riescono a porsi questi problemi. Nuovi tornei europei per le squadre di club? Avevo proposto di mettere 10 miliardi di euro, e non i 4-5 che la Uefa investirà nel prossimo ciclo. Ho avanzato l’idea di fare due campionati europei. Uno per 25 federazioni minori, che non si possono permettere gli investimenti dei Paesi più importanti, e l’altro con le prime sei squadre dei cinque maggiori campionati continentali. Quest’ultimo cambierebbe ogni anno, con partite secche, escludendo i confronti fra squadre della stessa nazione. Tutto il mondo lo guarderebbe”.