Dani Alves si trova in carcere dal 20 gennaio con l’accusa di stupro. Il suo legale potrebbe aver trovato la chiave per farlo uscire.
Il calciatore, 40 anni il prossimo 20 maggio, è detenuto nella prigione di Brians 2 di Barcellona. Ad accusarlo una ragazza conosciuta la sera stessa del presunto stupro, avvenuto nella discoteca Sutton di Barcellona il 30 dicembre scorso. A inguaiare il nazionale brasiliano, oltre alla testimonianza della vittima, anche le tante versioni fornite dall’imputato.
L’ex Juventus ha raccontato versioni diverse fino ad arrivare all’ammissione di aver avuto un rapporto completo con questa donna. Non avrebbe potuto fare diversamente poiché nel corpo della ragazza era stato rinvenuto del liquido seminale. La questione però rimane apertissima con i legali del giocatore che stanno facendo di tutto per scagionarlo e farlo uscire dalla prigione. Dove, a quanto pare, non se la sta passando benissimo, nonostante i privilegi.
Dani Alves l’ultima volta è stato ascoltato lo scorso 17 aprile. Le sue dichiarazioni non hanno convinto il giudice che non ha concesso al giocatore una pena alternativa. Il suo team legale, guidato da Cristóbal Martell, aveva chiesto la custodia con il braccialetto elettronico oppure il ritiro del passaporto. Alves infatti, seperato, ha due figli che vivono in Brasile con la prima moglie, Dinora Santana.
Per rimettere insieme i pezzi, al momento dell’amplesso incriminato, Alves era già separato dalla prima moglie, essendosi risposato con la modella Joana Sanz. Quest’ultima, venuta a conoscenza del tradimento, il 16 marzo scorso con un lungo post ha annunciato il divorzio dall’ex Barcellona.
“Era sempre lì quando avevo bisogno di lui, mi ha sempre sostenuto in tutto. È così difficile per me accettare che questa persona possa farmi in mille pezzi”, si legge in uno dei passaggi vergati dalla top model. A sorpresa, una mano ad Alves potrebbe arrivare dalla prima moglie, arrivata in Spagna dal Brasile.
Lo staff legale di Cristóbal Martell non è riuscito a far ottenere una pena alternativa a Dani Alves. Come riporta as.com, ora la prima moglie potrebbe calare un asso importante in questa vicenda. Dinora Santana, da subito vicina all’ex marito, ai microfoni di ‘Europa Press’ ha ribadito di ritenere innocente l’ex Juventus. Atterrata ieri al Terminale 1 di Barcellona ha detto ai cronisti di essere venuta per iscrivere i figli avuti con l’esterno di Juazeiro in uno scuola locale.
Gli avvocati di Alves vorrebbero usare questo assist per sostenere l’impossibilità della fuga del proprio assistito, avendo i figli a Barcellona. Chiave questa per ottenere la libertà condizionata, magari aggiungendo la disponibilità a versare una cauzione, oltre ovviamente ad accettare la sanzione accessoria del ritiro del passaporto. La palla passa ai giudici.
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