La situazione post Udinese-Napoli a tratti è stata preoccupante a causa di scontri fra alcuni esponenti delle due tifoserie: spuntano i primi arresti.
La ‘Dacia Arena’ di Udine, a circa 840 km da Napoli, è stata il teatro che ha ospitato la prima festa in campo della formazione di Luciano Spalletti. Insieme a una porzione di pubblico partenopeo per lo scudetto 2023. Il terzo tricolore della storia del club azzurro è stato matematicamente ottenuto lontano da casa. In attesa di Napoli-Fiorentina per accogliere i freschi campioni d’Italia. E poi la chiusura definitiva del campionato per vedere capitan Giovanni Di Lorenzo alzare il trofeo al cielo.
Al fischio finale dell’1-1 di Udinese-Napoli la squadra è stata abbracciata anzi invasa dall’amore dei tifosi partenopei presenti sugli spalti. Evadendo gli steward e la sicurezza addetta. C’è stata un’invasione di campo da parte di centinaia di centinaia di persone. Un momento emotivamente molto impattante. Il quale ha rischiato di essere rovinato per dei minuti infiniti di terribili tafferugli.
Ultras dell’Udinese hanno calcato anche loro il campo di gioco. Cercando lo scontro con la tifoseria rivale. È ben noto che fra le due non scorra buon sangue. Infatti già nel pre-match le Forze dell’Ordine si erano predisposte all’esterno dello stadio in modo strategico, onda evitare ogni possibile contatto.
Non sono mancati momenti di paura per i tifosi che erano a pochi metri dagli scontri, i quali però sono poi stati sedati dall’intervento della Polizia. Secondo quanto riferisce il ‘Messaggero Veneto’, l’impegno della stessa è proseguito negli ultimi giorni per individuare i colpevoli di quanto avvenuto. Di preciso, s’informa che altre tre persone sono state arrestate ad Udine per resistenza e vari reati specificati, commessi durante la manifestazione sportiva.
Uno è residente a Pordenone, l’altro a Gorizia. Tra questi figura poi un altro arrestato, residente però a Napoli. Massimo Lia, procuratore capo, ha poi fatto sapere che le varie attività di indagine non sono finite. Bensì proseguiranno ancora dettagliatamente nei prossimi giorni, per avere un quadro completo della situazione. Ciò è stato confermato anche dal Questore di Udine, Alfredo D’Agostino, ad ‘ANSA’: “C’è un’attività in corso. Sarà la Procura della Repubblica a rendere noto l’esito dell’inchiesta. E a informare sui provvedimenti adottati”.
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