Il Napoli, dopo aver vinto lo scudetto, si prepara ad affrontare la Fiorentina. Lo scontro con i viola è totale: cosa è accaduto.
Il sogno scudetto, alla fine, si è tramutato in realtà. Il Napoli, grazie al pareggio ottenuto sul campo dell’Udinese, ha conquistato l’agognato punto che reso aritmetica la conquista del terzo scudetto nella storia azzurra. La città ancora in festa mentre la squadra di Luciano Spalletti ha ricominciato a lavorare in vista della prossima gara di campionato. Domenica alle ore 18 il calendario la sfida casalinga contro la Fiorentina, reduce dal pirotecnico 3-3 con la Salernitana.
Un match che si preannuncia ricco di qualità ed emozioni, di fondamentale importanza per Vincenzo Italiano. La viola, al momento, occupa l’ottava posizione in classifica a quota 46 punti e punta a fare bottino pieno così da prepararsi al meglio alla semifinale di andata di Conference League (11 maggio). Ben cinque i ballottaggi ancora in atto, che l’allenatore dei toscani sarà chiamato a scegliere nel tempo ancora a disposizione.
Quelle attuali sono ore di profonde riflessioni anche per Spalletti: in difesa, ad esempio, si contendono una maglia da titolare Amir Rrahmani (imminente il suo rinnovo di contratto) e Juan Jesun mentre a centrocampo Tanguy Ndombele ed Eljif Elmas insidiano rispettivamente Andrè Zambo Anguissa e Piotr Zielinski. In avanti, infine, non ancora certo l’impiego di Hirving Lozano. Ulteriori aggiornamenti in merito sono attesi più avanti. Intanto, ad accendere la miccia della rivalità ci ha pensato Mario Tenerani.
Napoli, accesa la miccia in attesa del match con la Fiorentina
Il giornalista, attraverso un editoriale apparso sul sito ‘firenzeviola.it’ ha voluto replicare in maniera netta al noto scrittore Maurizio De Giovanni secondo cui “Napoli è l’unica grande città che ha una sola squadra”. Parole che non sono affatto piaciute. “La lista sarebbe lunga, a partire da Firenze e Bologna che qualche scudetto hanno vinto. Così come Cagliari e Verona”.
Poi, ecco la risposta al vetriolo. “Nel 1987 la Fiorentina aveva già vinto due scudetti, una Coppa delle Coppe, perso a Madrid una finale di Coppa dei Campioni… E ci fermiamo qui. Insomma prima che a Napoli sbarcasse un marziano”. Lo scontro è totale. La Viola non intende affatto rivestire il ruolo della vittima sacrificale.