Ha dell’incredibile quanto accaduto in Premier League: rigore parato grazie a una bottiglietta. Ecco tutti i dettagli
La Premier League, oltre che quello più ricco, è il campionato più bello. La lotta al vertice è appassionante. Dopo il sorpasso in vetta del Manchester City ai danni dell’Arsenal, controsorpasso dei gunners che in uno dei tanti derby londinesi si sono sbarazzati del Chelsea.
Tuttavia, la Premier League regala emozioni e sorprese anche in coda. Quello che è accaduto nel corso di Leicester-Everton ha dell’incredibile: un rigore parato grazie…a una bottiglietta. Un penalty che, se trasformato, avrebbe regalato tre punti pesantissimi alle Foxes in uno scontro diretto per la salvezza. Il Leicester e l’Everton, separati da un punto, sono rispettivamente terzultimo e penultimo.
Tre punti per le Foxes sfumati per la prodezza dell’estremo difensore dei Toffees che ha neutralizzato un penalty grazie a una bottiglietta. Nel calcio abbiamo visto di tutto, mancava all’appello giusto una bottiglietta in versione arma segreta di un portiere nel parare un rigore.
Al tramonto della prima frazione di gioco del match tra il Leicester e l’Everton il numero 10 delle Foxes, James Maddison, si è visto negare la gioia del gol dal portiere avversario, Jordan Pickford, che ha parato il suo tentativo di trasformare un calcio di rigore.
Una prodezza, quella del numero 1 anche della Nazionale dei Tre Leoni, facilitata dal fatto che Pickord sapeva dove Maddison avrebbe indirizzato il pallone. Come lo sapeva? Ha per caso doti divinatorie? In certo senso sì, solo che la la sua “sfera di cristallo” è la sua borraccia. Su quest’ultima era incollato un post-it su cui era annotato, come hanno mostrato le telecamere, la “James Maddison – stay – 60% centre“. Cosa significa? E’ l’esito di uno studio statistico secondo il quale Maddison dagli undici metri nel 60% dei casi calcia la sfera nello spicchi centrale della porta. Cosa che puntualmente si è verificata al “Leicester City Stadium” consentendo così al portiere dei “Toffees” di sventare il tentativo di Maddison di portare i suoi in vantaggio per 3-1 all’intervallo.
Dunque, nessuna bottiglia magica, tipo lampada di Aladino, ma solo il frutto dell’applicazione del metodo scientifico che, come scrivono Carlo Canepa e Luciano Canova nel loro saggio “La scienza dei gol. Numeri e statistica applicati allo sport più bello del mondo”, rivela come il ruolo della fortuna nel determinare il successo ai rigori sia sopravvalutato. Un episodio, insomma, che sfata il mito del tiro dal dischetto come una lotteria, per l’assoluta imprevedibilità dell’esito finale, e che, semmai, certifica che in caso di parata il discrimine tra i demeriti del rigorista e i meriti del portiere è molto più labile di quanto comunemente si pensi.
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