L’ex dirigente esalta il Napoli e la stagione che ha condotto, parole bellissime.
Il Napoli domani affronterà la Salernitana in un match che potrebbe diventare storico. In caso di vittoria del Napoli, e di sconfitta o pareggio della Lazio con l’Inter, gli azzurri diventerebbero aritmeticamente campioni d’Italia. Un risultato straordinario che arriverebbe dopo 33 anni dall’ultimo titolo.
Un risultato, però, non casuale. La stagione condotta dal Napoli è magistrale. Un elogio alla gestione offensiva e difensiva. 67 gol fatti e solo 21 subiti, finora, in 31 partite. 17 punti di vantaggio sulla seconda in classifica.
Un campionato per certi versi clamoroso. Se torniamo indietro all’estate scorsa, nessuno avrebbe dato per favoriti gli azzurri, rivoluzionati nella rosa dal lavoro di Cristiano Giuntoli, che ha seguito alla lettera la strategia di Aurelio De Laurentiis. Riduzione degli ingaggi e innesti giovani nella rosa. Arrivano Kim, Kvaratskhelia, Raspadori, Olivera. Tutti giovani, alcuni anche semi sconosciuti.
E poi il recupero di Osimhen, che finalmente ha reso come ci si aspettava da quando è arrivato a Napoli.
Più di tutti, però, il merito è di Luciano Spalletti. Il tecnico toscano ha abbracciato il progetto azzurro ed è riuscito a portare sul suo carro tutti i calciatori. Un mix perfetto di gestione sul campo e comunicazione fuori. Solo il percorso in Champions League lascia l’amaro in bocca dalla stagione del Napoli. Ma lo scudetto fa dimenticare i passi falsi a tutti. La città è pronta a festeggiare. Strade e piazze sono meriai tutte azzurre, manca solo la partita di domani, e magari un buon risultato dell’Inter.
Tutti, tra gli addetti ai lavori, non possono far altro che elogiare la stagione del Napoli.
Walter Sabatini ha parlato ai microfoni di Libero per commentare il percorso azzurro.
“Il principale autore di questo capolavoro è Luciano Spalletti. Il modo in cui ha vinto questo scudetto è garibaldino e quasi surreale. Questo è il vero valore aggiunto. E’ il Caravaggio che ha dipinto l’opera perfetta. Con Napoli c’è empatia, ma ovunque è andato, anche a Roma o a Milano, è riuscito ad ottenere il massimo con quello che aveva a disposizione. Ha esaltato la bellezza del calcio.
Il lavoro di giuntoli fuori dal campo, poi: un genio visionario a mollare Insigne, Mertens e Koulibaly per due sconosciuti come Kvaratskhelia e Kim. Chi avrebbe avuto il coraggio di farlo, l’estate scorsa?”, ha commentato Sabatini.
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