Il tecnico di Reggiolo, accostato insistentemente alla panchina del Brasile, ha di fatto annunciato le sue intenzioni per il prossimo anno
Ormai è più di una voce. Più di un’indiscrezione. Più di un’ipotesi suggestiva. Carlo Ancelotti sulla panchina del Brasile è un qualcosa visto addirittura come inevitabile. Quasi logico tenendo a mente il prestigio del ruolo, il pedigree del tencico e la composizione della rosa ideale dei verdeoro, piena zeppa di calciatori allenati- nel presente nel passato – dall’allenatore emiliano.
Anche la stessa stagione del Real Madrid, aggrappata ormai solo al difficile sogno di bissare la Champions conquistata rocamblescamente lo scorso anno, porterebbe alla suddetta conclusione. Approvata sostanzialmente anche dalla maggior parte degli addetti ai lavori.
Eppure… l’annuncio non arriva. Ormai lo stesso Ancelotti non si nasconde sll’argomento, consapevole che il suo nome è quello più gradito alla Federcalcio brasiliana. Che lo avrebbe scelto come l’uomo in grado di riportare la Seleçao sul tetto del mondo. Ma quali sono le reali intenzioni del diretto interessato? Fino a qualche ora fa Re Carlo aveva solo ammesso di essere lusingato all’idea di allenare la Nazionale con più titoli Mondiali in bacheca, lasciando però di fatto fin troppi dubbi sull’effettiva conclusione della telenovela. Poi, ecco arrivare la conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro l’Almeria. L’occasione scelta dal tecnico per rompere gli indugi sul suo futuro.
Ancelotti spiazza tutti: c’è l’annuncio
“La mia permanenza non dipende dalla vittoria in Champions. Il mio futuro è già scritto: sarò qui fino al 2024, dopo non lo so“. Un fulmine (quasi) a ciel sereno. Proprio quando tutto sembrava convogliare verso un addio alla panchina delle Merengues, ecco che Ancelotti spiazza tutti. Il Brasile può attendere, si direbbe. Ma in realtà dovendo preparare il Mondiale del 2026 con tutte le attenzioni e la pianificazione del caso – i verdeoro non vincono la kermesse dal lontano 2002, nonostante la ghiiotta opportunità casalinga sprecata nel 2014 – sembra difficile che Ancelotti possa subentrare a luglio del prossimo anno. Quando ormai mancherebbero solo 24 mesi all’inizio della competizione.
La permanenza dell’ex tecnico, tra gli altri, di PSG, Bayern Monaco e Chelsea alla guida del Real Madrid mette di fatto un punto quasi definitivo sul binomio Ancelotti-Brasile. Saremmo curiosi di sapere cosa ne pensano i vari Thiago Silva, Casemiro, Rodrygo, Richarlison, Vinicius Jr: tutta gente già allenata – e con grande profitto – dal tecnico. E che magari credeva di poter aprire un ciclo vincente con l’adorata maglia verdeoro sotto la sua sapiente guida. Non se ne fa nulla. Almeno fino al 2024…