È successo ancora in Serie A: un nuovo episodio di razzismo, ancora una volta con Napoli nel mirino. Ecco cos’è accaduto.
La Serie A ha più e più volte dichiarato di voler lavorare costantemente per debellare il fenomeno del razzismo dagli stadi. Il calcio deve tornare a essere prima di tutto uno sport. E non un punto di ritrovo sugli spalti per quella fetta di ‘tifosi’ pronti a incitare all’odio e al razzismo. Ma la battaglia è ancora lunga e difficile. E ancora una volta a finire nel mirino di questi gesti beceri c’è Napoli. Ecco cos’è successo.
La Serie A sta cercando di combattere volta per volta il fenomeno del razzismo e dell’odio presenti ancora negli stadi italiani. Purtroppo però il cammino è ancora lungo e in salita e c’è tanto lavoro da fare.
Stavolta, o meglio ancora una volta, ad essere presa di mira è Napoli e nel contempo i cittadini che la vivono e che la abitano. Perché una parte dei sostenitori dello Spezia, questa sera contro il Monza, ha dato vita al coro “Odio Napoli”. La battaglia a questo tipo di comportamenti è ancora lunga, così come riferito anche dal giornalista Maurizio Pistocchi.
Odio e razzismo in Serie A, con Napoli nel mirino: ne parla anche il giornalista Pistocchi
Nelle ultime ore, prima il volantino circolato a Bergamo (e non solamente) con le minacce degli Ultras dell’Atalanta sui possibili festeggiamenti dei tifosi napoletani in città per la vittoria dello Scudetto. Poi i tifosi dello Spezia con i cori contro Napoli. Sono solo gli ultimi degli eventi accaduti contro la città partenopea e i napoletani. Proprio su questo si è voluto esprimere il giornalista Maurizio Pistocchi.
“Questa iniziativa – scrive il giornalista su ‘Twitter’ in riferimento al volantino di Bergamo e non solo – e le altre che sono nate a Varese, Torino, Salerno, è grave, pericolosa, ingiusta. Lede la libertà di espressione e umilia il diritto sacrosanto dei tifosi del Napoli di gioire per un successo atteso, esaltante e meritato. Per questo domani andrò ad acquistare una bandiera del Napoli e se il Napoli sarà Campione la esporrò sul balcone di casa. Perché vinca lo Sport e non la violenza“.