Aumenta la schiera dei figli d’arte in Serie A: torna nel massimo campionato italiano il bomber da 20 gol in stagione
Nel calcio ad alti livelli sono molto rare le dinastie. In effetti, senza andare molto indietro nel tempo, i figli d’arte che hanno avuto una carriera pari a quella dei loro illustri genitori sono Sandro Mazzola, erede di Valentino, il compianto capitano del “Grande Torino” perito nella tragedia di Superga, e Paolo Maldini, figlio di Cesare.
Ciò non toglie che quasi tutti figli dei calciatori tentino di ripercorrere le orme paterne, solo che nel calcio, ma in generale nello sport, l’essere “figlio di” non è garanzia di una prestigiosa carriera. Anzi. Nel calcio, infatti, il “figlio di papà” deve dimostrare di aver davvero la stoffa del campione per sfuggire al sospetto, che inevitabilmente ne accompagna gli inizi, di calcare i più importanti palcoscenici solo in quanto “raccomandato“.
A conferma, il succitato Paolo Maldini ha due figli, entrambi calciatori: il primogenito Christian, 26 anni, milita nelle file del Lecco, club di Serie C, mentre il 21enne Daniel si sta facendo le ossa allo Spezia dove finora ha raggranellato, tra Serie A e Coppa Italia, 20 presenze, con all’attivo 3 gol.
Sidney Van Hooijdonk: il figlio d’arte in Serie A
Chi, invece, è pronto per ritornare all’ovile (rossoblù) dopo essere andato in prestito all’Heerenveen è Sidney Van Hooijdonk, figlio di Petrus Ferdinandus Johannes, detto Pierre, che in carriera ha vestito le maglie, tra le altre, del Feyenoord, del Benfica e del Celtic Glasgow.
Van Hooijdonk senior è stato un attaccante prolifico come attestano le sue statistiche: 238 gol, in 402 match, tra cui 14 centri nelle 46 apparizioni con la maglia oranje della Nazionale olandese. Ebbene, buon sangue non mente. Infatti, il figlio Sidney, classe 2000, ha ereditato dal padre il fiuto del gol ed è, quindi, sulla buona strada per ripeterne le gesta sotto rete. Come detto, in prestito all’Heerenveen dal Bologna, Sidney Van Hooijdonk finora ha messo a segno, tra Eredivisie (la Serie A olandese) e Coppa nazionale, 18 gol.
Un bottino di reti che non è passato inosservato dalle parti del club felsineo tant’è vero che, a quanto filtra, il Bologna sarebbe orientato a farlo rientrare alla “casa madre“. D’altronde, il classe 2000 ha dimostrato in un campionato competitivo come quello olandese di avere i numeri per far bene anche in Serie A. Un altro prospetto da mettere in mostra nella vetrina del club rossoblù che sta vivendo una buona stagione grazie anche al contributo di giovani di belle speranze o sconosciuti al grande pubblico come Stefan Posch, Jerdy Schouten, Lewis Ferguson e lo stesso Riccardo Orsolini, non a caso entrati nei radar delle big della Serie A.