Non si placano le polemiche dopo il match tra Juve e Napoli vinto dagli azzurri. Adesso arriva anche la durissima sentenza.
Che Juve-Napoli non sarebbe stata una partita qualsiasi era noto. Il finale al cardiopalma, con il gol di Raspadori nato da un’azione in cui l’arbitro Fabbri ha giudicato non fallo la caduta in area di Cuadrado, unito a tanti altri episodi come il gol annullato a Di Maria e la mancata espulsione di Gatti, hanno reso i giorni dopo il match incandescenti e forieri di tantissime polemiche.
Il giornalista Umberto Chiariello, intervenuto ai microfoni di Radio Napoli Centrale, ha ampiamente commentato il match ed in particolare alcuni episodi che hanno avuto come protagonisti il tecnico bianconero Massimiliano Allegri e il suo vice Landucci: “Landucci è volgare, Allegri è un qualcosa che fa male al cuore ma anche allo sport. Le parole di Landucci sono assurde, una giornata e 5mila euro di multa. Poi Allegri che denigra la panchina del Napoli, uno squadra per cui ha giocato senza mai onorare la maglia. Non si rende conto che denigrare lo Scudetto di una tua ex squadra non è sportivo.”
Chiariello ne ha per tutti: “Poi c’è Cuardado, ma lui ormai nemmeno lo nomino più. Nemmeno la nazionale di tuffi lo vorrebbe. Poi parliamo di Locatelli che cerca di impedire ai giocatori del Napoli di esultare, Gatti che fa il pugile e prende Kvara alla tempia. E infine parliamo della curva juventina. Ancora cori contro i napoletani. Però poi si atteggiano loro a vittime, come se ci fosse un tutti contro di loro. Una cosa a dire il vero assurda.”
Chiariello: “Che fine ha fatto lo stile Juve?”
Il giornalista napoletano non si trattiene: “Il fatto è che nessuno nello spogliatoio della Juve si sta interrogando su come recuperare la dignità. Ripenso a Boniperti, a Gianni Agnelli, ad una società che, pur nella sua boria, era comunque rispettosa e modello di stile.”
Una nota di rammarico per il calcio chiude le dichiarazioni di Chiariello: “Vorrei davvero vedere una Juve fare seriamente pulizia. Non è possibile che una squadra che si ritiene il fiore all’occhiello, essere così marcia dentro i suoi valori.”