Il pugno di Gatti a Kvaratskhelia fa ancora parlare, ma dopo la partita arriva la sentenza improvvisa. Tifosi scatenati per il duro verdetto
Una vittoria che ha il sapore del tanto agognato tricolore. Cinque anni dopo, il Napoli replica lo 0-1 del 2018 e si porta a meno cinque punti dalla matematica vittoria dello Scudetto. Un risultato importantissimo, che la formazione allenata e guidata da Luciano Spalletti trova in un momento delicato della propria stagione. Soprattutto dopo l’amara eliminazione in Champions League e qualche passaggio a vuoto in campionato.
Contro la Juventus, però, il Napoli è stato semplicemente più forte. Più forte dei bianconeri e più forte delle pesanti sviste arbitrali che, per poco, non rischiavano di incidere sul risultato finale. Ne è l’esempio l’errore che commette Aureliano al VAR, che non richiama l’arbitro Fabbri per un evidente pugno di Federico Gatti a Kvaratskhelia. Un gesto volontario da parte del difensore sabaudo, passato da totale impunito agli occhi dell’equipe arbitrale e per l’incredulità dei tifosi azzurri.
Pugno di Gatti a Kvaratskhelia, la sentenza dell’attore Salvatore Esposito scatena i tifosi
Un episodio che ha fatto molto discutere nel post-gara, con tutti gli esperti del mondo arbitrale a condannare la mancata espulsione di Federico Gatti in Juventus-Napoli. A far scatenare i tifosi, però, c’ha pensato anche chi nella vita di tutti giorni veste semplicemente i panni del tifoso, proprio come il famoso attore Salvatore Esposito.
“Partita condizionata dal mancato rosso a Kvaratskhelia per testata alla mano di Gatti!”: così l’alter-ego di Genny Savastano ironizza e scherza sui social, accendendo i tifosi con un tweet tanto semplice quanto pungente. La sentenza capovolta del noto supporters del Napoli fa sorridere i suoi ‘confratelli’, mentre scatena la controparte bianconera.
Fatto sta che resta la pesantissima svista di Aureliano, che invece in un Napoli-Venezia del 2021 non aveva esitato ad andare al VAR per espellere Victor Osimhen per una manata simile nell’area di rigore veneta. Un episodio che i tifosi azzurri ancora ricordano e che non perdonano all’arbitro presente ieri ai monitor.