Barcellona, Real e Inter: chi è il campione che ha vestito queste 3 casacche?

Tra i giocatori più forti e con maggiore talento della sua generazione, il campione in questione ha vinto praticamente tutto in carriera.

Portoghese, talento cristallino e puro, in carriera ha vestito quattro maglie di club. Cresciuto e svezzato dallo Sporting Lisbona debutta in prima squadra nel 1989 all’età di 17 anni. Dribbling e uomo assist le caratteristiche principali del calciatore nato ad Almada nel 1972.

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Ha giocato con le maglie di Barcellona, Real Madrid e Inter (ansafoto) – ultimecalcionapoli.it

Si è anche fatto subito apprezzare anche nella Nazionale minore: vince l’Europeo Under 16 e due anni più tardi il Mondiale Under 20, battendo in finale il Brasile con tantissimi altri compagni di squadra che hanno poi fatto una carriera illustre come la sua. Dopo la doppia esperienza in Spagna, nei due club più importanti del paese, è arrivato in Italia per vestire la maglia dei nerazzurri. Con la sua classe e la sua qualità ha illuminato San Siro fino al 2009, quando ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo.

Barcellona, Real Madrid e Inter: una carriera straordinaria

Allo Sporting Figo si è affermato come una delle più forti ala destra grazie al tecnico Carlos Queiroz che sin da subito ha puntato su di lui e in diverse interviste ha riconosciuto la classe di un calciatore che in poco tempo si sarebbe imposto a livello Mondiale. Dallo Sporting alla Serie A? Qualche anno più tardi (ben 10), dopo l’esperienza con il club portoghese decise di sposare il progetto del Barcellona, con il quale giocherà per 5 stagioni. Da Ronaldo il Fenomeno a Guardiola, passando per Luis Enrique: una squadra incredibile quella blaugrana dove Figo vince di tutto a livello Nazionale. Una Coppa delle Coppe, una Supercoppa europea, 2 campionati spagnoli, 2 Copas del Rey e una Supercoppa di Spagna, totalizzando 45 gol in 249 presenze.

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Carriera spaziale per Luis Figo: il portoghese anche in Italia con la maglia dell’Inter (ansafoto) – ultimecalcionapoli.it

Il 2000 è un anno particolare per Figo: il trasferimento ai rivali storici del Real Madrid e la conquista del Pallone d’Oro. Fortemente voluto da Florentino Perez, il quale versa nelle casse degli acerrimi nemici 140 miliardi di lire, il valore della clausola rescissioria. Definita in Spagna come “la gran traicion”, il grande tradimento, Figo passa dalla 7 blaugrana alla numero 10 blanca. Con le Merengues incrementa il suo palmares: due Liga, una Supercoppa di Spagna, una Champions League, una Supercoppa Europea e una Coppa Intercontinentale. Indimenticabile quanto è accaduto durante un Clasico del 2002, quando al Camp Nou i tifosi blaugrana lanciarono in campo una testa di maiale arrostito.

Finito il contratto con il Real Madrid, firma a parametro zero con l’Inter, poco dopo una delle più grandi delusioni della sua carriera: la sconfitta per 0-1 nella finale di Euro 2004 in casa contro la Grecia. Con i nerazzurri vince 4 Scudetti, una Coppa Italia e 3 Supercoppe italiane. Terminerà la sua avventura nerazzurra un anno prima della conquista del famoso triplete, nel 2008-09. Che calciatore incredibile Luis Figo, insieme a Eusebio e Cristiano Ronaldo ha scritto la storia del Portogallo.

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