Il Napoli si interroga ancora pesantemente dopo la sconfitta in Champions League contro il Milan. La domanda che spunta ora è una vera beffa per i tifosi, infuriati per la situazione
Non è facile digerire l’eliminazione nella UEFA Champions League, ma il Napoli è chiamato a farlo nel minor tempo possibile. Anche perché nel mirino c’è già la gara di campionato contro la Juventus, dove gli azzurri proveranno a raccogliere la prima delle quattro vittorie, che ancora dividono la formazione di Luciano Spalletti dalla matematica vittoria dello Scudetto. Un risultato agognato e quasi blindato, che i partenopei sono ancora alla ricerca di ottenere.
Di certo, Spalletti avrà molto su cui lavorare nel corso di queste ultime settimane di aprile. La sua squadra è apparsa stanca e scarica, complice anche qualche infortunio di troppo che non ha certo aiutato gli azzurri. Al netto di questo, però, qualcuno dei suoi big ha girato completamente a vuoto. Kvaratskhelia è apparso sottotono, ma a colpire è soprattutto la mancata tenuta difensiva del reparto partenopeo. Lo stesso che, finora, tra Serie A e Champions League era stato quasi impeccabile e capace di fronteggiare qualsiasi avversario.
Napoli-Milan, la domanda (retorica) di Sacchi fa infuriare i tifosi: stoccata a Spalletti?
“Ci sono due modi per fermare Leao: l’anticipo o il raddoppio di marcatura. Il Napoli non ha fatto nessuna di queste mosse e ha preso gol. E poi la squadra di Spalletti era lunga, troppo lunga…”. Parole di Arrigo Sacchi, che ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’ ci è andato giù pesante nei confronti del Napoli e persino di Luciano Spalletti.
L’ex allenatore del Milan dopotutto fa una domanda retorica che ha il sapore della beffa per i tifosi azzurri, ancora infuriati per la dinamica che ha portato Giroud e Leao a confezionare la rete dell’1-0: “Come fai a organizzare il pressing e a difenderti bene in quelle condizioni?”. E ancora: “Abbiamo fatto una partita d’attacco, abbiamo costretto il Napoli nella sua metà campo, questo Milan si è soprattutto difeso. Là dietro sono stati perfetti”.