L’analisi del giornalista ha un po’ spiazzato e riguarda l’uscita del Napoli dalla Champions League contro il Milan: ecco cos’ha detto
Il Napoli è stato eliminato dalla Champions League dopo l’1-1 della sfida di ritorno dei quarti, che non è bastato per approdare in semifinale. E’ il Milan a entrare nelle prime quattro d’Europa, grazie a due ottime partite e alla massimizzazione delle occasioni da gol. Cosa che non è successa ai partenopei. Il tabellone era molto favorevole per le due italiane e la possibilità di arrivare fino in fondo, molto concreta. I quarti di finale restano comunque il miglior risultato della storia del club.
Mai, infatti, il Napoli si era spinto così in avanti nella coppa più importante del mondo. Nemmeno ai tempi di Diego Armando Maradona. Restano altre otto partite per la squadra di Luciano Spalletti per certificare la vittoria dello scudetto, in un campionato dominato dalla prima giornata. La prossima, tra l’altro, sarà in casa della Juventus che domani giocherà a Lisbona contro lo Sporting in Europa League. Ma nel frattempo, il giornalista Condò ha analizzato l’eliminazione del Napoli.
Napoli, l’analisi di Condò sull’eliminazione
Paolo Condò, giornalista ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “Il Napoli forse ha capito troppo tardi che poteva vincere la Champions, dopo aver battuto l’Eintracht. Oltre alle assenze, sono pesati anche i tanti minuti in più giocati dai titolari di Spalletti rispetto a quelli di Pioli. In un certo senso, lo scudetto è stato ‘scelto’ dal Napoli a discapito del turnover effettuato dal Milan”. Poi continua: “Probabilmente l’anno prossimo verrà fatto un po’ di turnover in più, per evitare di arrivare stanchi alla fine della stagione”.
Un’analisi chiara che fa capire anche quanto il vuoto del Napoli in campionato sia stato importante per avere margine, qualora ci fossero dei passi falsi. I partenopei hanno quattordici punti di vantaggio sulla Lazio seconda a otto giornate dalla fine e non vincono lo scudetto da trentatré anni. Un traguardo atteso a lungo da tutta la città, che non vede l’ora di ricevere la notizia dell’aritmetica vittoria.