Inaspettatamente dopo Milan-Napoli viene fatta una richiesta di risarcimento da ben 150 milioni di euro indirizzata alla UEFA: ecco di cosa si tratta. Si sorprende anche il presidente De Laurentiis.
L’andata dei quarti di finale di Champions League al San Siro fra Milan e Napoli è terminata con una rete di Bennacer, che ha portato al trionfo dei rossoneri. Un risultato che gli azzurri sono chiamati a provare a ribaltare tra meno di una settimana allo Stadio Diego Armando Maradona. In attesa che si concretizzino le dichiarazioni di mister Spalletti circa il sicuro rientro in campo di Victor Osimhen, bisognerà fare i conti con due assenze di spessore.
Mancheranno sia il difensore centrale Kim Min-Jae che il centrocampista Frank Anguissa. Il primo per somma di ammonizioni e il secondo ha addirittura rimediato un’espulsione durante il match, portando così il Napoli a concludere in dieci la delicata sfida di rilievo internazionale.
Proprio le decisioni arbitrali sono state il centro della discussione a partire dal post-match e proseguono a distanza ormai di un giorno. Secondo il parere generale, il rumeno Kovacs avrebbe usato due metodi differenti per Milan e Napoli, a svantaggio della squadra azzurra. Con quella di casa sarebbe apparso più morbido.
Milan-Napoli, class action contro la UEFA per l’arbitraggio di Kovacs
A causa del condizionamento che di riflesso c’è sugli equilibri della sfida di ritorno, le associazioni “Noi Consumatori” e “Napoli Club Maradona” hanno optato per una class action. Seguiti nel procedimento dall’avvocato Angelo Pisani e un pool di legali, riferisce ‘Il Mattino’, sono state avviate le pratiche per chiedere alla UEFA ben 150 milioni di danni.
Secondo le associazioni di cui sopra c’è da appellarsi ai principi di lealtà sportiva, che vengono considerati violati. Si legge che l’arbitraggio del match ha la responsabilità di rischiare “di spezzare un sogno di una intera città” oltre a danneggiare “milioni di tifosi che da sempre sono innamorati di questo sport e che ingenuamente sostengono migliaia di euro di costi per stare vicini alla squadra del cuore. La Uefa non può trattare Napoli e il Napoli in questa maniera”.