Lo stop per infortunio di Giovanni Simeone durante Lecce-Napoli preoccupa i tifosi, ma dando uno sguardo alla sua carriera fino ad oggi c’è motivo per provare a essere ottimisti.
Lecce-Napoli è stata la gara della definitiva ripresa per gli azzurri di Luciano Spalletti. Dopo la sconfitta casalinga per 4-0 contro il Milan, prossima avversaria dei partenopei ai quarti di finale di Champions League, nell’ambiente qualche riflessione era sorta sull’effettiva tenuta della squadra del Maradona, soprattutto dopo i vari impegni con le Nazionali. Questi stessi, infatti, hanno generato più di un grattacapo.
Il Napoli è già alla seconda partita senza poter contare su Victor Osimhen, il quale sta smaltendo l’infortunio rimediato con la Nigeria, e il verdetto del match contro i pugliesi preoccupa proprio per quanto riguarda le risorse del Napoli in attacco. Bisogna capire se il centravanti africano potrà già essere arruolabile almeno in parte contro il Milan a San Siro perché al momento tutto suggerisce che non ci sarà nemmeno Giovanni Simeone.
L’argentino, che svolge il ruolo di naturale sostituto di Osimhen, si è fermato durante il secondo tempo della sfida, dalla quale è uscito toccandosi la coscia destra e dopo aver provato invano a restare sul terreno di gioco a supporto dei compagni.
La prima diagnosi comunicata dal Napoli post-match è stata di risentimento alla coscia destra. Nel report dell’allenamento odierno, invece, il club ha specificato che “Simeone ha svolto terapie e nei prossimi giorni si sottoporrà ad esami strumentali”. Non ci sono certezze al momento né sull’entità effettiva dell’infortunio né sugli eventuali tempi di recupero. Le uniche nozioni esatte riguardano lo storico dell’argentino.
Nel corso della sua carriera, da quando ha debuttato nella prima squadra del River Plate nel 2013 fino al presente a Napoli, quindi in dieci anni, si è fermato soltanto due volte, se escludiamo il Covid-19 che l’ha colpito il 25 novembre del 2020, quando ancora era un giocatore del Cagliari. Nell’occasione ha perso tre match, tornando a disposizione dei sardi circa tre settimane dopo, ovvero il 12 dicembre. L’unico infortunio che ha frenato Gio Simeone prima di quello patito durante Lecce-Napoli risale addirittura alla stagione 2016-2017.
Il centravanti sudamericano vestiva la maglia del Genoa e, durante una sfida contro l’Inter, si era scontrato con Gary Medel. Il centrocampista cileno gli aveva rifilato un calcione, che aveva impedito a Simeone di restare in campo. Nulla di grave per fortuna, perché da subito gli esami radiologici che avevano scongiurato la presenza di fratture. La diagnosi definitiva fu di un forte trauma contusivo a tibia e perone con la presenza di versamenti. Sette giorni di stop furono sufficienti all’argentino, fermo quindi per due gare, per tornare a disposizione. Per il resto mai una giornata indisponibile né debolezze fisiche. Un punto di forza del centravanti del Napoli, infatti, è proprio l’accurata tenuta fisica e il lavoro del potenziamento della stessa, praticamente quotidiano. Insieme alla sua abnegazione, fanno sperare anche anche stavolta tornerà a disposizione in tempi rapidi.
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