Napoli, pesantissima l’umiliazione ricevuta contro il Milan. Attenzione al tweet ufficiale che diventa davvero duro, ecco svelato tutto nel day after
Un 4-0 tanto inaspettato quanto pesante. Il mese di aprile del Napoli comincia nel peggiore dei modi, con il Milan che banchetta nella tana della capolista. Una vera umiliazione, quella subita dagli uomini allenati e guidati da Luciano Spalletti. Il distacco dalla seconda in classifica adesso è di sedici punti, ma preoccupa la facilità con cui gli azzurri sono stati schiacciati e spazzati via dai rossoneri. Una squadra in grossa difficoltà, prima della sosta per le nazionali.
Ad appesantire ulteriormente il risultato di ieri sera, c’è anche e soprattutto il clima vissuto al Maradona. Lo sciopero del tifo e la contestazione alla gestione del presidente Aurelio De Laurentiis non hanno aiutato la squadra a trovare ausilio dalla spinta del proprio pubblico. Anzi, le violenze registrate tra gruppi ultras del Napoli in Curva B hanno fatto il giro dei social e delle prime pagine nazionali, suscitando scalpore e amarezza. Gli azzurri restano primi in classifica nonostante questo pesante falso, ma l’umiliazione diventa tale soprattutto al di fuori del rettangolo di gioco.
Napoli, tweet durissimo dopo il Milan: il ministro Abodi tuona senza filtri
A tuonare contro i disordini del Maradona e contro certi episodi è addirittura il Ministro dello Sport, Andrea Abodi. Attraverso il proprio account Twitter, l’ex presidente della Lega Serie B ha così sentenziato: “Vorrei tanto che rispetto finisse su tutte le maglie per testimoniare un impegno in campo e sugli spalti dei nostri stadi, ma non solo. Quindi, non si possono accettare le risse delinquenziali in curva che mettono a repentaglio la sicurezza dei Tifosi e i cori razzisti, tutti!”.
Parole durissime, quelle usate da Abodi. Il quale ha anche espresso solidarietà per Stankovic, ieri colpito da cori beceri nel corso di Roma-Sampdoria. Quanto al Napoli, ora l’ambiente è chiamato a compattarsi attorno alla squadra. C’è bisogno di remare tutti nella stessa direzione, in un mese di aprile che può ancora diventare storico per il club azzurro.