Il leader dei ‘Fedayn’ è intervenuto in diretta radiofonica per parlare del regolamento d’uso e degli altri aspetti che creano spaccature
La serata di ieri lascia in eredità la brutta sconfitta conseguita sul terreno di gioco e alcuni disordini che si sono verificati sugli spalti del ‘Maradona’, con una parte della tifoseria a contestare il presidente Aurelio De Laurentiis ed altri a coprire alcuni cori.
A ‘Radio Crc’, durante la trasmissione ‘Si gonfia la rete’ è intervenuto uno dei principali rappresentanti del gruppo ultras ‘Fedayn’, Alessandro Cosentino. Quest’ultimo ha parlato di quanto sta accadendo intorno al Napoli e quali sarebbero le storture secondo una parte della tifoseria azzurra.
Napoli, leader ‘Fedayn’: “Aspettiamo soltanto di festeggiare ma qualcosa di bello si sta sporcando”
Cosentino ha parlato a ‘Radio Crc’ dopo gli episodi di ieri sera: “Alcune cose devono essere spiegate. Il regolamento d’uso viene applicato soltanto nelle curve. Nei distinti entrano regolarmente striscioni e bandiere per cui è un provvedimento esclusivamente dedicato alle curve. Abbiamo richiesto al dottor Formisano, ai responsabili dello stadio e alla Questura di Napoli di avere una free zone centrale per far accedere bandiere e tamburi, senza disturbare gli altri tifosi. In più, noi non tesserati sprovvisti di ‘Fidelity card’ abbiamo chiesto di abbonarci ma non c’è stato dato l’ok”, ha detto Cosentino.
Il membro dei ‘Fedayn’ è poi tornato sulla questione del regolamento d’uso: “Il divieto ai tamburi secondo il Napoli è responsabilità della Questura, secondo quest’ultima è del club. Secondo me è stato De Laurentiis ma è un mio pensiero. Non abbiamo mai chiesto agevolazioni e facciamo le collette per le coreografie. Al Napoli abbiamo chiesto soltanto agevolazioni per acquistare i biglietti, ci aspettavamo che la società ci premiasse. Nelle curve si respira nervosismo e questo ci impedisce di goderci quello che stiamo vivendo”.
Poi ha concluso: “Non è vero che ci sono stati fermi per possesso di droga. De Laurentiis dice che nelle curve si spaccia e dico che non è vero. Non è bello sparare su un popolo che vuole soltanto festeggiare. Napoli fa invidia a tutto il mondo per turismo e organizzazione e questa vittoria doveva essere qualcosa di bello ma si sta sporcando. Gli scontri in curva non dovrebbero accadere”.