Il Napoli frena clamorosamente col Milan, ma l’annuncio spiazza tutti i tifosi azzurri: “È un bene”, ecco svelato tutto in diretta
Una sconfitta roboante, che ha lasciato tifosi e addetti ai lavori senza parole. Il Napoli inchioda malamente contro il Milan, mentre i rossoneri festeggiano il clamoroso 4-0 rifilato alla capolista. Un risultato tondo e inaspettato, che lancia un nuovo scenario in vista di questo mese di aprile. E che soprattutto pepa ulteriormente il quarto di finale di Champions League tra gli azzurri e i milanisti.
“Mi aspettavo la sconfitta del Napoli, anche se non di queste dimensioni”: ad analizzare il match è Emanuele Gamba, firma de ‘La Repubblica’. Ai microfoni di ‘TVPLAY’, il giornalista ha spiegato: “Gli azzurri giustamente hanno allentato la tensione perché hanno già vinto il campionato, non credo che questa sconfitta avrò conseguenze, a meno che non si entri in una spirale negativa ad ora del tutto impossibile da presagire”. Dopotutto, Gamba è sicuro: “È un bene per il Napoli un ko simile, alzerà il livello di attenzione della squadra”.
Napoli, Gamba non ha dubbi: la sua analisi dopo la sconfitta col Milan
Di qui, il giornalista de ‘La Repubblica’ si sposta su quella che era stata la reazione di Spalletti al sorteggio: “Aveva ragione. Tutti abbiamo pensato ad un buon sorteggio per il Napoli, mentre ora cambiano le carte in tavola. La formazione azzurra ha una rosa molto lunga e calciatori di grande personalità, in campionato sarà più che sufficiente per gestire il vantaggio e arrivare al traguardo”.
Su Spalletti, Gamba è chiaro: “Lo vedo diversamente dalle stagioni passate, più consapevole ma soprattutto più capace di trasmettere e ricevere sensazioni dalla squadra. Mi sembra connesso con il gruppo e non sempre è successo. Se entri in sintonia, cresci, ma non è facile. A Napoli è successo”. Infine, ancora un pensiero sulla sconfitta del Napoli contro il Milan: “L’errore è stato affrontare questa partita con l’11 migliore, doveva far rifiatare qualcuno. Doveva investire meno su questa gara, la squadra non era preparata perché le gare dopo la sosta sono sempre difficili”.